"Non è compito della segreteria nazionale del Partito sardo d'azione autorizzare l'apertura di nuove sezioni ma delle Federazioni di appartenenza. Pertanto le dichiarazioni dell'assessore regionale all'Urbanistica, Quirico Sanna, non sono conformi alla realtà, in quanto è stato male informato da alcuni esponenti della sezione Antonio Simon Mossa".

Dura la replica del dirigente sardista nazionale, Pietro Madeddu all'indomani delle dichiarazioni dell'esponente della giunta Solinas in quota sardista, Quirico Sanna che, come vicepresidente della segreteria nazionale Psd'Az, ha affermato la legittimità della sezione "Simon Mossa" l'unica riconosciuta operativa.

Si apre una voragine tra le due sezioni sardiste a Porto Torres, una guerra fredda cominciata con le precedenti elezioni regionali e che non accenna a placarsi in vista delle elezioni della prossima primavera. "In merito alla nuova sezione 'Europa dei popoli' - aggiunge Madeddu - è stata costituita con tutti crismi della legalità e regolarità, in quanto in tutti i passaggi effettuati sono state rispettate tutte le regole dello Statuto e del Regolamento del partito. Una sezione nata per portare avanti gli ideali sardisti non per andare a scontrarsi con altri iscritti di altre sezioni".

Il dirigente dei Quattro Mori, Madeddu, annuncia la volontà di preparare a breve un congresso cittadino dove poter eleggere un segretario "che faccia gli interessi del partito e non di parte".

Nei giorni scorsi alcuni dirigenti sardisti - Gianfranca Zanni, Claudio Ruggiu, Antonio Grieco, Antonio Scaramella, Marco Atzori, Costantino Ligas e lo stesso Pietro Madeddu, tutti iscritti alla sezione "Simon Mossa", avevano presentato le dimissioni dal direttivo "per totale assenza di democrazia, in quanto la segreteria del partito continuava imperterrita a portare avanti le proprie azioni in solitudine, nonostante i solleciti a rendere partecipe il direttivo".

Dopo la frattura, il dirigente Psd'Az, Madeddu aveva costituito una nuova sezione "Europa dei popoli", "ma fino a che non saremmo autorizzati ad aderire alla nuova sezione - precisa - resteremo in forza del circolo "Simon Mossa" per esercitare i nostri diritti e doveri, come nostra prerogativa. La nostra richiesta di convocazione degli iscritti è stata sempre ignorata dalla segreteria, in quanto all'assemblea degli iscritti del 20 gennaio in tanti non sono stati convocati, pertanto riteniamo quella riunione illegittima e non conforme allo Statuto".
© Riproduzione riservata