È risultato positivo al coronavirus dopo una settimana di ricovero nel reparto di Medicina interna del Policlinico di Monserrato. L'uomo, di Villaspeciosa, dopo un primo esame in ospedale che aveva dato esito negativo, lunedì è stato sottoposto al secondo tampone: martedì sera il responso, comunicato ai cittadini dal sindaco Gianluca Melis, al quale il contagiato ha assicurato: "Da febbraio, quando è iniziata l'emergenza Covid-19 ho rispettato rigorosamente la quarantena: sono uscito di casa solo per il ricovero al Policlinico".

È stato ricoverato il 3 aprile e dimesso il 10: "Considerati i miei problemi di cardiopatia pensavo che sarei stato ricoverato in Cardiologia, invece sono stato assegnato al reparto di Medicina interna". Dopo qualche giorno i primi casi accertati al Policlinico. Il paziente ha raccontato di aver assistito "a una situazione insolita, con i medici che si sono allontanati per rifugiarsi in una stanza di fronte alla mia". Ha allora chiesto informazioni ai sanitari che hanno parlato dei primi casi.

Mercoledì 8 i tamponi ai ricoverati: "Venerdì è arrivato l'esito negativo. La mattina siamo stati trasferiti in Chirurgia perché il reparto doveva essere sanificato. La sera sono stato dimesso e, considerato l'esito dell'esame, sono rientrato a casa tranquillo".

Una volta rientrato a Villaspeciosa, dopo qualche giorno, l'uomo ha accusato "nausea e perdita del gusto". Da qui la telefonata al medico di base che ha consigliato al paziente di contattare l'autorità sanitaria. Dopo il racconto di quanto vissuto nei giorni precedenti, Ats ha allora disposto un nuovo tampone, eseguito lunedì: "Gli infermieri erano muniti di mascherine ma non di protezioni individuali sufficienti, infatti molti si lamentavano, rimarcando il numero dei colleghi in malattia". Martedì l'esito del tampone comunicato dal sindaco Gianluca Melis, al quale il contagiato ha assicurato: "Già da fine febbraio ho rispettato la quarantena: se lo avessero fatto tutti quanti ora non saremmo in questa situazione. Non mi sarei voluto spostare da casa, avevo paura di contrarre il virus in ospedale. Sono stato costretto ad andare perché le mie condizioni di salute stavano peggiorando. Sono deluso da come è andata: prima del ricovero ai pazienti viene misurata la temperatura, senza tener conto del fatto che molti potrebbero essere asintomatici. Perché non vengono eseguiti direttamente i tamponi prima dell'ingresso in reparto? Inoltre medici e infermieri sono stati dotati dei dispositivi di protezione solo dopo l'accertamento dei primi casi".

Ora l'uomo dovrà rispettare un nuovo periodo di quarantena. Questa volta obbligatoria, in seguito al contagio da coronavirus: "Per fortuna sto bene, ma non dimenticherò mai quei giorni in ospedale: persone con tosse e problemi respiratori, una situazione da inferno".
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