Ognuno è pronto a fare la propria parte e a confezionare quelle mascherine diventate ormai introvabili nei negozi: a Sarroch, Capoterra e Pula si moltiplicano le iniziative per fornire gratuitamente questi preziosi dispositivi ai cittadini.

A Sarroch, da lunedì, la Scuola di sartoria gestita da Patrizia Etzi avvierà la produzione per regalare le mascherine: "Saremo in venti, le realizzeremo a nostre spese: ne confezioneremo sia del tipo usa e getta che di quelle lavabili e riutilizzabili. Io e le mie allieve abbiamo ritenuto doveroso, in questo momento di grande difficoltà, dare il nostro contributo per combattere il Coronavirus".

A Capoterra, nella lavanderia del paese, dopo il lavoro si confezionano le mascherine in cotone da regalare alla gente. "Siamo in tre a realizzare - racconta Marta Melis - , riusciamo a produrne 50 al giorno, e stanno andando letteralmente a ruba. Il materiale è difficile da trovare, ma grazie a un corriere siamo in grado di avere a disposizione la stoffa che ci occorre: le mascherine possono essere riutilizzate, basta lavarle con acqua e varecchina e sono nuovamente pronte all'uso".

A Pula, i consiglieri comunali del gruppo "Prima Pula" lanciano una proposta al sindaco, Carla Medau: "Con spirito propositivo le chiediamo di mettere a disposizione le macchine da cucire, acquistate lo scorso anno dal Comune per realizzare le bandierine per la festa di Sant'Efisio, di chi vuole realizzare mascherine per i cittadini. Si potrebbero realizzare in tnt o in cotone doppio strato: le mascherine sono uno strumento di protezione imprescindibile in un momento così difficile. Siamo certi che le volontarie che l'hanno sostenuta in occasione della realizzazione delle bandierine non faranno mancare il loro apporto anche in questa circostanza, su internet ormai si trovano decine di tutorial su come realizzarle. Noi consiglieri di minoranza siamo a completa disposizione per dare a questo progetto tutto il supporto necessario".
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