Furto nell'atelier a cielo aperto dello scultore di Villasor Gigi Porceddu.

Da Su Madau (l'ovile) come l'artista ha denominato il suo laboratorio, appena fuori Villasor, ignoti ladri hanno rubato il bambinello scolpito sulla dura selce, e che faceva parte della natività realizzata da Porceddu vent'anni fa.

"Ci sono rimasto male, non mi aspettavo un atto del genere: il presepio è nel mio laboratorio da anni, e ad ogni Natale aggiungo qualche personaggio, una nuova scultura in pietra, ma due giorni fa mi hanno rubato il bambinello".

Così Gigi Porceddu commenta il furto della pregiata scultura di Gesù Bambino che compone la monumentale natività scolpita su un blocco di trachite, quella perda de Serrenti, che ha costituito la materia dei primi anni di Porceddu artista. Che ora rivolge il suo pensiero ai ladri di Gesù Bambino.

"A voi che avete rubato il Gesù Bambino dal mio presepe dico che ne metterò un altro, e sarà bello lo stesso, anzi di più, sarà in ossidiana e lo dedico a voi e a tutti i ladri di bambini del mondo".

Nel laboratorio dello scultore dove, parole sue, "si fa fatica anche a passare per la presenza di centinaia di opere", il presepe in trachite è uno dei pezzi più significativi e apprezzati.

La grotta con Maria e Giuseppe, con attorno pastori e viandanti dalle fattezze sarde, sono attaccati da muschi e licheni.

Un particolare che accresce il fascino dell'opera che, aggiunge Porceddu, "ogni anno è apprezzata dai visitatori che raggiungono il mio laboratorio campestre per vedere le mie opere".

Il pezzo rubato fa parte dell'ultimo periodo artistico dello scultore di Villasor. Quello de is perdas anninnadoras (le pietre ammaliatrici) forgiate da Porceddu in modo che possano essere mosse, dondolate appunto, da un semplice refolo di vento.

Porceddu non lo dice ma la scultura rubata può valere diverse migliaia di euro. "Le mie opere sono apprezzate in tutto il mondo, recentemente is perdas anninadoras sono state esposte in Giappone", conferma l'artista che non perde la speranza che "il Gesù Bambino possa tornare al suo posto".

Nella grotta in trachite, accanto a Maria e Giuseppe, nella natività scolpita da Porceddu in un blocco di trachite.

Ignazio Pillosu
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