Le hanno gettate nel giardino di una casa di Porto Columbu come se fossero dei rifiuti, ma per loro non c'è posto neppure nel canile. Aspettano che qualcuno si prenda cura di loro, le cagnoline abbandonate ieri pomeriggio a Sarroch, e momentaneamente sotto la custodia di una volontaria dell'associazione "L'oasi del vagabondo".

Marianna Elia, presidente dell'associazione animalista, solleva il problema della mancanza di un canile in paese. "Sono cinque anni che il Comune promette che ci metterà a disposizione un terreno per realizzare una struttura che possa ospitare i randagi di questo territorio, ma nulla di concreto è mai stato fatto - dice - , purtroppo in questo periodo il canile convenzionato non ha posto, e siamo costretti a prendere in carica noi i cani abbandonati. Non c'è un piano di sterilizzazione, e sino a poco tempo fa il Comune non aveva neppure un piano del randagismo, che abbiamo redatto noi: non si può pensare di affrontare questa piaga con qualche microchippatura saltuaria. Noi volontari, oltretutto, non possiamo raccogliere i cani dalla strada: le leggi in materia dicono chiaramente che è il Comune a doversi attivare e a informare la Asl per il loro recupero".
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