Per Cabras non c'è tregua. Il Covid-19 continua a farsi sentire. Altri due cittadini sono risultati positivi.

Il primo è un uomo di mezza età che come ha spiegato il sindaco ha riscontrato tutti i sintomi del coronavirus già da metà marzo. Il secondo invece è un medico di base che non abita a Cabras ma trascorre per lavoro buona parte della sua giornata nel paese lagunare.

Il medico in questione assiste ben 1.500 pazienti e sessanta persone sono state messe in quarantena.

"Sono certo, anzi certissimo, che il medico ha operato sempre correttamente, utilizzando tutte le protezioni - ha spiegato il sindaco di Cabras, Andrea Abis -. Però evidentemente questo maledetto virus è riuscito ugualmente a vincere. Ci tengo però a tranquillizzare tutti i cittadini ma soprattutto i pazienti che nelle scorse settimane sono stati in contatto con il medico nel suo ambulatorio. La Assl so che sta già contattando tutte le persone che inizieranno subito la quarentena obbligatoria".

Sempre il sindaco di Cabras ha deciso, in vista della cosiddetta fase 2, di chiedere alla Assl di effettuare i test sierologici a tutte le persone che in questi mesi sono state messe in quarentena sanitaria: "Prima di ripartire dobbiamo assolutamente sapere quante persone hanno contratto il virus, altrimenti stiamo parlando di fumo. Ora più che mai occorrono dati certi".

"SCREENING PER TUTTI I MEDICI" - Tutti i medici di medicina di base che operano in Sardegna devono essere sottoposti immediatamente e con urgenza all'esame sierologico e a quello del tampone per accertare o escludere un contagio da coronavirus. La richiesta rivolta ai vertici della Regione e dell'Ats Sardegna è avanzata dai presidenti degli Ordini dei medici del'Isola: Raimondo Ibba (Cagliari), Maria Maddalena Giobbe (Nuoro), Antonio Sulis (Oristano) e Nicola Addis (Sassari). Si uniscono al coro anche i responsabili territoriali dei sindacati FIMMG e SNAMI, Alessandro Usai e Aldo Rizzetto. La richiesta arriva dopo l'annucnio del sindaco di Cabrs.

"Vista la situazione dei contagi che colpiscono anche nella nostra regione i medici di medicina Generale che sono più di altri professionisti possibili vettori di infezione - si legge in un documento -, e nell'ottica di un corretto avvio della cosiddetta Fase 2, con riapertura graduale di attività e professioni, chiediamo con forza ed urgenza che tutti i medici di medicina generale vengano sottoposti, in via prioritaria e contemporaneamente ai colleghi dei reparti ospedalieri, ad esame sierologico e tampone. La sicurezza dei nostri professionisti e di tutti gli operatori sanitari deve essere l'assoluta priorità del momento, se vogliamo garantire tutela e salvaguardia per la nostra intera comunità".

***

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NEL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA

Qui tutti gli aggiornamenti dall'Isola: LEGGI

Qui gli aggiornamenti dall'Italia e dal mondo: LEGGI
© Riproduzione riservata