Sono solo 5 i casi di Covid 19 emersi dallo screening di massa concluso ieri a San Teodoro. I dati forniti questo pomeriggio dall’Ats vanno a sommarsi ai 20 casi di positività riscontrati in paese la settimana scorsa, tutti di variante inglese.

Non c’è ufficialità sul fatto che i nuovi 5 casi appartengano alla mutazione del virus di origine britannica: 25 casi totali sono un risultato incoraggiante secondo il sindaco Rita Deretta, che non esclude una riapertura anticipata del paese dalla zona rossa istituita una settimana fa.

"Stiamo valutando un reinserimento molto graduale verso una zona gialla, quale primo step verso un allineamento con il resto della regione che si trova in zona bianca. Attenderemo ancora qualche giorno – spiega la prima cittadina gallurese – per capire l’andamento dei contagi in questi giorni e sapere come va anche nei paesi vicini.

Fondamentale per il contenimento del virus è stato senz’altro il tempestivo intervento da parte dell’amministrazione comunale, di concerto con il dipartimento di Igiene pubblica di Olbia, nell’individuare i primi casi emersi la settimana scorsa, su cui aleggiava il sospetto della temuta variante inglese.

"Il grande lavoro di tracciamento dei contatti che è stato fatto nei giorni precedenti alla chiusura è stato decisivo – commenta Deretta – perché ha reso possibile il contenimento del focolaio iniziale".

Intanto i sindaci dei tre paesi sardi in zona rossa, San Teodoro, La Maddalena e Bono, hanno inviato una nota congiunta alla regione per chiedere ristori e una corsia preferenziale sui vaccini.
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