Il procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, ha ordinato il sequestro del cantiere di una piscina in via di realizzazione nella spiaggia di Liscia di Vacca, una delle località più belle della Costa Smeralda.

Sono stati gli agenti della Polizia locale di Arzachena a eseguire il provvedimento firmato alla fine di una indagine iniziata nella primavera dello scorso anno.

Le contestazioni di deturpamento di bellezze naturali e violazioni edilizie (difformità dell'opera rispetto al progetto autorizzato) sono a carico del committente dei lavori, un imprenditore svizzero, del progettista e dell'impresario che ha eseguito l'intervento, entrambi di Arzachena.

Le indagini sono ben lontane dalla conclusioni, la Procura di Tempio sta verificando motivazioni e presupposti dell'iter amministrativo che ha portato al rilascio della concessione.

L'opera, stando alle relazioni della Soprintendenza di Sassari e dello stesso Comune di Arzachena (l'ente che ha autorizzato la piscina a ridosso della spiaggia), ha alterato lo stato dei luoghi e il paesaggio circostante.

Si parla del presunto taglio di rocce affioranti e delle parti in muratura della piscina più alte del piano del terreno di oltre un metro. Il cantiere è da tempo al centro di polemiche, anche per un altro muro che di fatto impedisce l'accesso alla spiaggia di Liscia di Vacca
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