La Sardegna rischia di finire in zona rossa a partire da lunedì 12 aprile.

Secondo quanto apprende l'Ansa, a determinare il cambio di colore sarebbe principalmente il valore dell'indice Rt che in questa settimana, complice l'aumento di focolai localizzati in comuni già finiti in zona rossa, è balzato ben al di sopra di 1,25. Gli altri indicatori infatti non sarebbero da zona rossa: sia l'incidenza (132 casi settimanali ogni 100mila abitanti, in forte crescita ma ben al di sotto della soglia dei 250) che la pressione sugli ospedali, ben al di sotto della soglia di guardia.

Per l'ufficialità si dovrà comunque attendere la conferma della cabina di regia quando domani, come ogni venerdì, comunicherà i dati del monitoraggio settimanale definendo i nuovi colori delle regioni.

Anche il capogruppo in Consiglio regionale dei Progressisti lancia l'allarme sul suo profilo Facebook: "I dati che abbiamo avuto modo di conoscere, per ora informalmente, parlano della possibilità per la Sardegna di entrare la prossima settimana in zona rossa", scrive.

"Credo che oggi il Consiglio regionale debba discutere di questo e non di norme volte solo a moltiplicare posti di potere e poteri del Presidente", continua.

"Abbiamo il diritto di sapere: per intervenire su quanto non sta funzionando nella campagna vaccinale e di prevenzione del contagio e per evitare ulteriori danni alle categorie lavorative coinvolte. Imprenditori e lavoratori che sarebbe immorale informare all’ultimo momento, come già accaduto in passato, del fatto di non poter sollevare la serranda della propria attività", conclude Agus.

Zona rossa vorrebbe dire chiusura di parrucchieri, estetisti, di tutti i negozi al dettaglio. E uscite di casa solo per motivi di lavoro, necessità o salute, attività sportiva o motoria nei pressi dell'abitazione.

(Unioneonline/L)
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