Tiene banco in Sardegna l'allarme per il possibile "assalto" di residenti in altre regioni, comprese quelle zona rossa Covid, alle seconde case dell'Isola, in virtù della possibilità lasciata aperta dalle faq al nuovo decreto emanato dal governo Draghi.

Mentre si attende il parere della giunta Solinas in merito, impazza il dibattito politico. La maggioranza di centrodestra non si pronuncia, eccezion fatta per Fratelli d'Italia: "E' davvero cambiato poco da Conte a Draghi - attacca il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Mura - adesso che la situazione è diventata più grave si consentono i trasferimenti dalle zone rosse alle zone bianche. In questo modo anche il governo Draghi dimostra di non avere rispetto per la Sardegna".

Per Francesco Agus, invece, capogruppo dei Progressisti in consiglio regionale, "sarebbe necessario organizzare meglio i controlli agli arrivi: a Pasqua ci aspettiamo anche il ritorno degli emigrati e quando il numero dei passeggeri in entrata aumenterà, il sistema di controlli rischia di andare in tilt".

La deputata dem Romina Mura chiede espressamente alla Regione un'ordinanza per limitare gli spostamenti verso le case vacanza: "La possibilità di spostarsi nelle seconde case dalle zone rosse, sebbene limitatamente a coloro che abbiano un titolo di godimento della stesse antecedente al 14 gennaio 2021, potrebbe compromettere la nostra attuale situazione sanitaria", spiega in una nota. E prosegue: "L'arrivo indiscriminato presso le seconde case durante il ponte pasquale deve essere evitato attraverso la previsione di specifiche disposizioni. Perciò ritengo fondamentale l'adozione di ordinanza da parte del Presidente Solinas che stabilisca regole precise, come stanno facendo altri presidenti regionali'.

M5S IN PRESSING -Il Movimento 5 Stelle, dal canto proprio, ritiene che sarebbe "inaccettabile abbassare la guardia" e lancia per questo un appello: "Solinas abbia un sussulto e, come fatto dal presidente della Valle d'Aosta, provveda a emanare un'ordinanza che ci protegga da questa annunciata invasione", per evitare "quanto accaduto lo scorso anno ed evitarlo ad ogni costo. Invece sta purtroppo accadendo che le maglie dei controlli si siano già allentate, soprattutto nei porti, in cui decine di passeggeri sarebbero già sbarcati senza essere stati controllati. Un fatto gravissimo. Soltanto attraverso le vaccinazioni e rigidi controlli agli arrivi si potrà difendere la salute dei sardi e a preservare la nostra zona bianca. Occorrono maggiori controlli, rigorosi e frequenti".

La tutela della zona bianca "a qualunque costo" è invocata anche dagli indipendentisti dell'Irs.

I SINDACI - Ma la possibile "invasione" foriera di nuovi, possibili contagi agita anche i sindaci dell'Isola. Per il presidente dell'Anci regionale Emiliano Deiana "la possibilità di spostarsi dalle zone rosse verso le seconde case nelle zone bianche è un errore gravissimo del Governo Draghi che in Sardegna non può essere accettata in nessun modo".

Anche il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda ha lanciato l'allarme e invocato "maggiori controlli", temendo l'assalto alle migliaia di seconde case della Costa Smeralda.

Il sindaco di Alghero Mario Conoci confida invece nel sistema di verifica in porti e aeroporti. "Controllare dal punto di vista sanitario chi entra in Sardegna è a questo punto sempre più necessario", sottolinea. Aggiungendo: "I controlli devono accertare i motivi dello spostamento e gli aspetti sanitari con certificato di vaccinazione o di tampone, o ancora con tampone effettuato in porto o aeroporto".

"Mi sembra difficile - prosegue Conoci - che un sindaco possa impedire la libertà individuale di movimento dei cittadini modificando le regole previste dal Governo. È giusto e necessario difendere la Sardegna con regole condivise fra Governo e Regione, noi facciamo e faremo la nostra parte".

Il primo cittadino di Carloforte Tore Puggioni, invece, mette l'accento sulla necessità di aiutare il turismo a risollevarsi, pur senza dimenticare l'importanza dei controlli. "Carloforte è pronta ad accogliere i turisti per Pasqua nel rispetto delle prescrizioni anti Covid, compresi gli arrivi nelle seconde case, circa 5.000 sull'isola", ha spiegato. Aggiungendo: "Le premesse per una estate Covid free e sicura ci sono tutte. Le prenotazioni stanno arrivando e sono tante già per i prossimi giorni di Pasqua".

Puggioni sottolinea che la situazione sull'isola a sud ovest della Sardegna è sotto controllo. "I casi di Covid sono esigui, ed è partita la campagna vaccinale - spiega - chi arriva da noi si è già sottoposto a tutti i controlli tra porti e aeroporti. Nei viaggiatori poi c'è sempre maggiore consapevolezza. Carloforte vive di turismo, non vediamo l'ora di riaccogliere chi sceglie la nostra bellissima isola per le vacanze".

(Unioneonline/l.f.)
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