Nel periodo tra 25 giugno è il 7 luglio il numero di tamponi diagnostici in Sardegna per 100.000 abitanti è stato pari a 480, leggermente sopra la media italiana (475).

È il risultato del consueto monitoraggio settimanale sull'emergenza coronavirus da parte della Fondazione Gimbe.

Rispetto al quadro nazionale, svetta la Provincia Autonoma di Trento (986), seguita da Emilia-Romagna (724), Molise (715), Provincia Autonoma di Bolzano (665) e Lombardia (608), Umbria (586), Veneto (572), Friuli-Venezia Giulia (519) e Sardegna (480). Le restanti 12 regioni si collocano in un range che varia dai 475 tamponi per 100.000 abitanti della Basilicata ai 246 della Campania.

"In questa fase di convivenza con il virus - spiega il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta - è indispensabile da un lato non abbassare la guardia mantenendo comportamenti individuali responsabili, applicando rigorosamente le norme igieniche e le misure di distanziamento sociale, indossando le mascherine in luoghi chiusi o ove non è possibile rispettare le distanze ed evitando rigorosamente ogni forma di assembramento.

Dall'altro le Regioni devono continuare a garantire una stretta sorveglianza epidemiologica finalizzata sia ad identificare tempestivamente i focolai, circoscrivendoli, sia ad una continua attività di testing per le categorie a rischio".

(Unioneonline/F)
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