"Con l'estensione di quindici anni delle concessioni demaniali marittime, in particolare quelle aventi finalità turistico-ricreative, abbiamo voluto superare una condizione di incertezza per dare adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove si rischiava la paralisi degli investimenti".

Così l'assessore degli Enti locali Quirico Sanna ha presentato la determinazione con cui la Regione, recependo la legge del primo governo Conte, ha prorogato sino al 31 dicembre 2033 le concessioni balneari.

Un prolungamento che "sgombera il campo dai dubbi di compatibilità tra legge dello Stato e direttiva Bolkestein, evitando un'interpretazione che rischiava di vedere le piccole e media imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri", spiega l'assessore.

"Il prossimo atto in materia di concessioni balneari - è l'annuncio - sarà quello di consentire l'apertura annuale delle strutture. Una proposta di legge in proposito sta per essere approvata dalla quarta commissione del consiglio regionale".

(Unioneonline/L)
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