Dalla Sardegna, e precisamente da Cagliari, sono stati inviati all'estero in modo irregolare circa 90mila euro. Al termine delle indagini svolte dalla Guardia di finanza del capoluogo sono state segnalate alle autorità 43 persone: 42 clienti e il titolare di un'agenzia di money transfer.

Nel corso di un'ispezione sono state accertate le violazioni consistenti nell'invio di denaro all'estero senza il rispetto del sistema di frazionamento.

"Per inviare denaro con il servizio money transfer - spiegano le Fiamme gialle - , è possibile recarsi presso un'agenzia con un documento di identità, comunicare i dati anagrafici ed il paese di destinazione della somma e versare l’importo da trasferire comprensivo delle commissioni. In pochi minuti l’operatore di sportello è in grado di fornire il codice di conferma ed una ricevuta che attesta l’immediata disponibilità della somma nel paese di destinazione, in contanti e nella valuta scelta dal mittente al momento dell’invio".

La normativa antiriciclaggio prevede che il tetto massimo della somma non superi i 1.000 euro, vietando più operazioni legate tra loro e di importo singolo inferiore ma che complessivamente superino la soglia.

L'agenzia cagliaritana, invece, veniva usata sistematicamente da decine di persone senza il rispetto del dispositivo.

Veniva quindi messo in atto la pratica definita dello "smurfing" che consiste "nell’effettuare trasferimenti regolari e ripetuti in relazione a somme di denaro legate tra di loro che, singolarmente considerate, risultano al di sotto della soglia fissata per la completa identificazione del soggetto richiedente, ma che in realtà si pongono al di sopra di essa".

110 le transazioni irregolari scoperte e sanzionate in totale 43 persone. Nei confronti di ciascuno le sanzioni contestate vanno da un minimo di 3mila a un massimo di 50mila euro.

(Unioneonline/s.s.)
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