Le imprese sarde pagano più velocemente i propri fornitori nonostante l'emergenza sanitaria per la pandemia di coronavirus.

I dati dell'Isola a riguardo sono in controtendenza rispetto a quelli nazionali, come sottolinea lo Studio Pagamenti, aggiornato al 30 settembre 2020, realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information.

Se nel resto d'Italia il numero delle aziende italiane che pagano i propri fornitori con oltre 30 giorni di ritardo ha raggiunto il 12,7% (dato di poco superiore a quello di fine 2016, quando era il 12,3%). Ma la Sardegna, come detto, è passata dal 16,3% di fine 2019 al 16,6% del 30 settembre, con un incremento dell'1,9%. Inoltre è inoltre la regione italiana dove la puntualità dei pagamenti è aumentata più che altrove (22,5%, a fronte del 20% del 2019), nonostante l'Isola si classifichi comunque al 17esimo posto nel ranking generale.

In testa alle province sarde c'è Nuoro (71esimo posto), seguita da Sud Sardegna (72esimo), Cagliari (73esimo), Oristano (78esimo) e Sassari (88esimo). Rispetto a fine 2019, Cagliari è la provincia italiana che guadagna più posizioni nel ranking (ben 17), mentre Nuoro ne guadagna 3.

Per quanto riguarda i gruppi merceologici, il macrosettore che - a livello nazionale - ha mostrato il maggiore incremento di ritardi oltre i 30 giorni è stata l'industria in cui il numero di aziende che pagano con grave ritardo è cresciuto del +25%, pur rimanendo in termini assoluti un settore con solo l'8,5% di aziende con questo profilo. Crescono molto i ritardi anche nel commercio all'ingrosso (+12,8% ritardi oltre 30 gg); il settore però con il maggior numero in termini assoluti rimane il commercio al dettaglio con il 17,2% di aziende che pagano con ritardi superiori ai 30 giorni.

(Unioneonline/l.f.)
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