E' urgente il rinnovo del regime di continuità marittima da e per la Sardegna.

Lo chiedono Confindustria, Cna e Confcommercio della Sardegna che oggi hanno inoltrato al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore dei Trasporti Giorgio Todde, una nota congiunta per esprimere la crescente preoccupazione degli operatori economici sardi con riferimento al problema della continuità territoriale per i trasporti marittimi delle merci e delle persone da e per l'Isola.

I presidenti delle tre organizzazioni, Maurizio de Pascale, Pierpaolo Piras e Fernando Faedda sottolineano "l'importanza della piena operatività del regime di continuità per l'intero sistema produttivo sardo, condizionato dalle note e peculiari diseconomie connesse alla condizione di insularità della regione cui si sono sommate, nell'ultimo periodo, dopo anni di grave e lunga crisi economica, gli effetti negativi derivanti dai pesanti aumenti del costo dei trasporti marittimi (circa +30%), a seguito della normativa IMO 2020, e gli effetti della devastante pandemia Covid 19".

Le tre organizzazioni chiedono pertanto ai rappresentanti del Governo e della Giunta regionale "un aggiornamento sullo stato dell'iter procedurale in corso per il rinnovo del regime di continuità territoriale marittima dalla Sardegna verso i principali porti della penisola italiana ed un rinnovato impegno sinergico per portare a positiva soluzione, senza ritardi, la problematica, garantendo alle imprese sarde una adeguata offerta di trasporto marittimo, in termini di qualità, tariffe e concorrenza, per consentire agli operatori del trasporto merci, ai comparti produttivi già sofferenti ed alla lunga filiera del turismo di non soccombere".

(Unioneonline/F)
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