L'effetto Coronavirus a Oristano si fa sentire anche a Torregrande: la borgata si è fermata.

Progetti in sospeso, gli operatori aspettano e sperano che si possa ripartire al più presto.

Antonio Caria del centro commerciale naturale di Torregrande sottolinea che "questo è il periodo in cui si sarebbe dovuto iniziare a lavorare bene dopo l'inverno ma purtroppo la pandemia ci ha tagliato le gambe".

Gli operatori avevano già previsto anche alcuni eventi proprio per Pasqua, il 25 aprile e il 1 maggio: tutto rimandato. Ma sono decisi a non fermarsi, anzi approfittano di questo periodo per riorganizzare le proprie attività. Tutti registrano grosse perdite rispetto allo stesso periodo di un anno fa come conferma Eddy Piana della scuola di surf Eolo.

"Da marzo ad oggi gli incassi sono pari a zero e c'è qualche difficoltà, non abbiamo nemmeno potuto assumere il personale stagionale, siamo in sospeso e purtroppo non sappiamo ancora cosa succederà". Di certo i locali sul litorale potrebbero avere una corsia preferenziale per la riapertura, rispettando (almeno nella fase iniziale) distanze e altre misure di sicurezza.

"Ci auguriamo che Torregrande possa essere una valvola di sfogo soprattutto all'inizio visto che siamo all'aperto e lo spazio è ampio" aggiunge Eddy Piana.

E gli operatori non restano con le mani in mano: c'è chi sistema il chiosco, tutti cercano di farsi trovare pronti per il giorno in cui si potrà ripartire. Infine un appello al Comune: "Sappiamo che ci sono altre priorità in questo momento di emergenza, però ci auguriamo che l'amministrazione non dimentichi Torregrande e le piccole manutenzioni, come la pulizia della spiaggia: sarà importante essere pronti".
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