"Di fronte ad una emergenza come questa non ci possono essere divisioni e colori politici, l'ho detto partecipando alla Conferenza dei presidenti dei Gruppi, in Consiglio regionale. Occorre dare risposte al popolo sardo, sul piano sanitario ma anche su quello economico e per questo ho preso l'impegno di presentare entro 48 ore un disegno di legge di sostegno dell'economica sarda".

Con queste parole il governatore della Sardegna Christian Solinas ha annunciato l'intenzione della giunta regionale di mettere in campo azioni "aggressive" per iniettare liquidità nell'economia sarda, a sostegno di famiglie e imprese, e sostenere i comparti entrati in crisi, in alcuni casi nera, a causa dell'emergenza Coronavirus.

Il computo esatto dei danni prodotti dalla pandemia non è ancora certo, ma il presidente stima in "circa un miliardo di euro" l'entità complessiva della manovra da mettere in campo per "riattivare i circuiti" economici sardi dopo la fine della tempesta.

Si va insomma verso cifre esorbitanti da approntare, che saltano fuori, ha spiegato Solinas, semplicemente pensando alle ripercussioni che l'emergenza sta causando al settore turistico.

"Il Pil della Sardegna - ha sottolineato il governatore - è di circa 33 miliardi di euro. L'apporto del turismo al totale è di circa l'8 percento, quello dell'indotto prodotto dal turismo di circa il 6%". E proprio il turismo sarà uno dei comparti che più di tutti pagheranno un caro prezzo. Senza contare gli altri settori. "E' chiaro dunque - ha concluso il governatore che la flessione generale sarà grave e che la ripresa avrà bisogno di misure importanti".

(Unioneonline/l.f.)
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