Acconciatori, estetisti e operatori della pedicure e manicure erano stati tra i primi a chiedere la sospensione delle proprie attività di fronte alla diffusione crescente del Coronavirus, lanciando un segnale di attenzione alla salute delle persone e di tutela dei propri collaboratori. Poi, con il Decreto dello scorso 11 marzo, sono arrivati i provvedimenti che hanno sancito la chiusura delle attività del benessere e dei servizi alla persona.

Dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT e MEF del 2019, in questi settori nell’Isola si registrano 3.384 imprese del settore dei Servizi di acconciatura e altri trattamenti estetici. Tra queste, ben 2.886 sono imprese artigiane, che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici grazie anche ai 5.124 addetti. Un settore sempre sotto attacco degli irregolari; secondo un recente calcolo sempre di Confartigianato, si stima come nell’Isola il numero di questi lavoratori si aggiri intorno alle 1.400 unità, che “colpiscono” direttamente il 18% delle imprese regolari.

Ed è soprattutto in questo periodo che nel settore del benessere e della cura della persona è allarme per il proliferare abusivi e irregolari che offrono “servizi itineranti e a domicilio” per il taglio dei capelli, manicure e trattamenti estetici.

“In questo momento in cui le attività devono rimanere chiuse – afferma Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – è sconcertante come certe persone si rivolgano clandestinamente ad abusivi e irregolari, che non esitiamo a definire criminali e che devono essere puntiti severamente insieme a chi li utilizza. Questa emergenza dovrebbe insegnare una volta per tutte che non si rischia con la vita”.

Le imprese di acconciatura ed estetica invitano a declinare e rifiutare eventuali proposte di servizi da parte di chi opera clandestinamente, e in questo particolare momento, in deroga alle regole. Qualsiasi operatore che offra i propri servizi, presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, è un abusivo e una minaccia alla salute di tutti.

Per questo motivo, a livello regionale, Confartigianato Imprese Sardegna lancia una campagna social di “vicinanza” alla clientela e di “attenzione” verso l’abusivismo, oggi ancora più pericoloso”.

“Il nostro appello – riprende Matzutzi – è quello di tutelare la propria e l‘altrui salute, rispettando alla lettera quanto disposto per il contenimento dell’epidemia da Covid19 e quindi non uscire e non ricevere in casa operatori abusivi. Presto i vostri acconciatori e il

vostro estetista vi accoglieranno offrendovi tutta la sicurezza e la cura di sempre”.

(Unioneonline/F)
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