Arriva come un fulmine a ciel sereno da parte di Margherita Distribuzione, azienda di Conad che ha acquisito in Italia e in Sardegna i negozi Auchan, la richiesta di cassa integrazione per crisi. L'ammortizzatore sociale è richiesto per il 60% della forza lavoro, 5323 dipendenti sugli 8873 nazionali, e di questi 435 sono impiegati nei 4 ipermercati della Sardegna.

L'incontro di domani, previsto a Roma per la gestione dei già dichiarati 817 dipendenti della sede centrale di Milano, si preannuncia dunque incandescente.

"Ad oggi - spiega Nella Milazzo, segretario generale Filcams-Cgil per la Sardegna - manca ancora chiarezza sul piano industriale di rilancio di un'azienda che continua a perdere fatturato senza alcun investimento se non la sorpresa sulla richiesta di Conad di collocare i dipendenti in cassa integrazione. Non vorremmo che la cassa integrazione prevista per tutto il 2020 sia l'anticamera di licenziamenti nel 2021".

"Questa vertenza - prosegue Giuseppe Atzori, Segretario Generale della Fisascat-Cisl Sardegna - si sta contraddistinguendo per tinte nere quasi da film horror per l'atteggiamento chiuso di Conad che al tavolo delle trattativa si rifiuta di dare risposte concrete sul futuro dei lavoratori. Siamo in attesa da mesi della delibera definitiva dell'Antitrust sulle 101 sovrapposizioni, verdetto che porta ulteriore incertezza sul piano di ristrutturazione aziendale che potrebbe vedere Conad dover cedere a terzi i negozi Auchan con ulteriori esuberi".

"È l'ennesimo colpo di scena di Conad su un'acquisizione nata male che sta finendo peggio - il commento di Cristiano Ardau, Segretario Generale della UILTuCS Sardegna - Il numero dei lavoratori collocati in cassa integrazione è inaccettabile e minerebbe allo stesso buon andamento degli ipermercati. In Sardegna i 4 ipermercati perdono continuamente fatturato e clienti con lavoratori ormai disperati, inermi ad un disastro annunciato che li vedrà subire lo scotto maggiore".

(Unioneonline/v.l.)
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