Sciopero di quattro ore e protesta dei dipendenti di Air Italy davanti al Comune di Olbia.

In ballo il futuro dell'azienda, che ha accentrato l'attività di volo su Malpensa tagliando molte rotte da e per la Sardegna, e dunque "il progressivo allontanamento della compagnia sarda da Olbia", come spiegato dai rappresentanti territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, promotori della protesta congiunta.

Ma anche la "mancata realizzazione del piano industriale annunciato nel 2016", il "mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale", e "i trasferimenti".

"La compagnia sarda siamo noi", hanno scandito, chiedendo al sindaco Settimo Nizzi di "fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per sbloccare la situazione".

"La continuità territoriale è a forte rischio, difficilmente dopo aprile si potrà scongiurare una proroga", è il timore dei sindacati. Per loro "è impensabile che Air Italy accetti di garantire ancora la continuità alle condizioni attuali, cioè in perdita".

Quanto all'idea annunciata dalla Regione di costituire una flotta tutta sarda, il giudizio è netto: "C'è già, ed è l'ex Meridiana - dicono - occorre interloquire con la proprietà per farle capire che questo territorio è essenziale per la sopravvivenza stessa dell'azienda".

(Unioneonline/D)
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