La continuità domani si ferma per sciopero: Alitalia e Air Italy cancellano 34 voli (i primi già stanotte) e l'ennesima giornata di disagi per i passeggeri sardi diventa un caso politico.

"È un fatto gravissimo e insostenibile: non è possibile che un'intera regione venga tagliata fuori dal resto del mondo, creando infiniti disagi a chi si sposta per lavoro, turismo o specialmente per motivi di salute", dice Gavino Manca, deputato del Pd che insieme ai colleghi Romina Mura e Andrea Frailis ha presentato un'interrogazione al ministro dei Trasporti.

Ormai però è impossibile fermare lo sciopero, l'ottavo del settore aereo dall'inizio dell'anno.

Ma oggi è a tener banco è anche la decisione di Tirrenia di chiudere le sedi amministrative di Cagliari e Napoli. Per ora i riflessi sull'occupazione - in particolare per i dipendenti sardi - sono ridotti. Il futuro però è legato alla continuità marittima e alla convenzione con lo Stato.

"La compagnia minaccia mille licenziamenti a partire da settembre 2020", denuncia il leader di Unidos Mauro Pili.

"La vicenda della sede di Cagliari è l'ennesima beffa, bisogna cambiare radicalmente sistema", aggiunge il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci.

"La decisione di Tirrenia di volere accorpare presso altre sedi tutte le attività e pratiche amministrative potrebbe avere conseguenze gravissime anche nella nostra Isola", conclude il segretario regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu.
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