Il governatore Christian Solinas e l'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino sono volati a Roma dove oggi si firma la nuova intesa Stato-Regione sulla finanza pubblica.

A siglare l'accordo, che riprende quello firmato dallo Stato con la Regione Sicilia e che per l'Isola vale 2,1 miliardi di euro in più anni, ci sono il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani.

Ormai note le cifre: dal 2020 sarà ridotta la quota di accantonamenti da 536 milioni di euro a 383 "con un risparmio - ha detto Solinas in Consiglio regionale - di 153 milioni che rimangono nella disponibilità del Consiglio per alimentare le politiche di settore".

Per il pregresso, in seguito ai pronunciamenti della Corte costituzionale relativi al 2018 e 2019 che imponevano allo Stato di raggiungere un'intesa sulla quantificazione, l'accordo raggiunto prevede "412 milioni a saldo e stralcio del pregresso, che vengono riconosciuti con una pluriennalizzazione dal 2020-2025 che segue la pluriennalizzazione del debito di 244 milioni della Sardegna che saranno ripianati in tre anni".

"La parte a mio avviso più importante di questo possibile accordo - ha aggiunto il presidente - è l'intesa su un grande piano infrastrutturale che inizi a colmare il gap che l'Isola soffre in termini di scuole, strade, opere per lo studio universitario e del settore sanitario".

"Tale importo - gli ha fatto eco Fasolino - non c'è mai stato nel passato: forse finalmente vedremo rispettata la dignità della popolazione".

(Unioneonline/D)
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