Le istanze dei lavoratori Rwm all'esame della Regione nell'atteso incontro di domani in assessorato all'Industria previsto per fare il punto sulla situazione che ha visto l'azienda annunciare 200 esuberi nel personale dopo lo stop governativo all'export bellico italiano verso i Paesi arabi.

Al tavolo programmato alle 10 nel palazzo di via XXIX Novembre siederanno gli assessori all'Industria e al Lavoro, i vertici della Rwm, i sindacati (la Filctem Cgil Sso e la Femca Cisl del Sulcis), i componenti della Rsu e il sindaco di Domusnovas Massimo Ventura. Fuori, in attesa delle risultanze del tavolo, una corposa delegazione di dipendenti, familiari e lavoratori dell'indotto.

Sono in tanti, infatti, ad aver già timbrato l'ultimo cartellino e nello stabilimento di Matt'e Conti in questi giorni si respira un clima di ansia e preoccupazione che fa il paio con la tristezza di chi ha già salutato con le lacrime agli occhi.

Precise le richieste che i dipendenti hanno affidato a sindacati e Rsu: il rigetto di ogni ipotesi di riconversione, il sostegno al reddito di chi è stato già fermato e di chi si fermerà (seppur in salita dato che si tratta di contratti ad interim), la conferma della permanenza dell'azienda sul territorio e degli investimenti programmati e anche un'interlocuzione con il Governo che possa portare a destinare le produzioni Rwm al rafforzamento dell'asset della Difesa dello stato Italiano e dei partner europei.

Il sindaco di Domusnovas Massimo Ventura andrà anche oltre: "So che la strada è impervia ma mi aspetto, e chiederò, anche che la Regione faccia un tentativo serio per far cambiare idea al Governo sul blocco all'export in considerazione dello sfascio economico di un territorio in cui la Rwm rappresenta una delle uniche realtà in salute in grado di assicurare buste paga e far girare un'economia disastrata".
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