Un'interpellanza e un appello rivolto all'assessore regionale al Turismo, per chiedere di ripristinare al più presto le Commissioni regionali e provinciali per l'Artigianato e l'Albo delle imprese artigiane.

Il provvedimento di soppressione era stato disposto dalla Regione nel 2016. Ed aveva di fatto espropriato quelle competenze specifiche alle Camere di Commercio dell'Isola.

A firmare l'interpellanza sono stati i consiglieri regionali Emanuele Cera (primo firmatario), Angelo Cocciu, Giuseppe Talanas, Francesco Mura e Alfonso Marras.

"È paradossale, ma da quasi tre anni - dicono in una nota gli interpellanti - vengono negati i diritti e i benefici economici, finanziari e patrimoniali ad oltre 400 imprese artigiane della Provincia di Oristano causando gravi danni al sistema economico produttivo locale".

Per l'attribuzione della qualifica di artigiano e la successiva iscrizione all'albo, da allora, erano state stipulate con tre Camere di Commercio della Sardegna le conseguenti convenzioni, mentre la stessa era stata contestata dalla Camera di Commercio di Oristano.

"Non si può andare più avanti con questa incertezza amministrativa - osserva Emanuele Cera - che attualmente crea disagi e danni pesanti alle categorie interessate. Basti pensare che gli uffici Inps stanno negando il riconoscimento della qualifica di Artigiano e riclassificando tutte le aziende nel settore industria con notevoli aggravi di costi per le imprese. Analogamente sta facendo anche la sede territoriale dell'Inail, che sta applicando ai titolari prestatori d'opera i coefficienti assicurativi dei lavoratori dipendenti, complicando inoltre la possibilità di maturare qualifiche e requisiti professionali".

"In questo modo - conclude Cera - oltre alla mancata operatività dell'Albo, si lede il diritto - dovere ad esercitare l'attività di impresa in forma artigiana. Viene impedito, di fatto, l'accesso ad importanti provvidenze di settore, tra l'altro alcune delle quali erogate proprio dall'amministrazione regionale". Con questa interpellanza i Consiglieri vorrebbero mettere la parola fine a questa incresciosa situazione che sta causando gravi danni al sistema economico locale.
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