Le imprese artigiane dell'Isola, in 12 anni e 6 mesi, aprono, si sviluppano, investono, crescono e concludono il loro ciclo produttivo.

Sono i dati fotografati dall'analisi dell'Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sui dati del 2018 divulgati da UnionCamere.

La classifica nazionale delle regioni, la cui media è di 12 anni e 3mesi, vede l'Isola piazzarsi in decima posizione.

Le più "resistenti" sono le aziende marchigiane (15 anni), seguite da quelle del Trentino Alto Adige (14,6 anni) e del Friuli Venezia Giulia (13,9 anni). Turnover più accentuato invece nel Lazio e in Campania (in entrambi i casi la vita media è di 11,1 anni), e in Calabria (11,4).

Le attività produttive legate all'agricoltura, con una media di 16 anni, sono le più longeve. Seguono quelle dell'industria in senso stretto con 15,7 anni, delle costruzioni con 12,5 anni e dei servizi con 11,8.

La durata media più corta si registra, al contrario, nel turismo con 9,2 anni.

Guardando alle forme giuridiche, l'analisi mostra che l'impresa individuale ha una vita media più bassa delle altre (11,4 anni). Nella media i valori delle società di capitali (12,4%), mentre cresce la durata per le altre forme (13,9 anni) e soprattutto per le società di persone (17,0 anni).

"Soprattutto in quest'ultimo decennio - commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - nella nostra regione abbiamo rilevato un quadro generale molto dinamico, considerato il fatto che le aziende che riescono ad arrivare almeno alla soglia dei vent'anni sono molto poche".

Per Matzutzi è, quindi, necessario puntare sul passaggio generazionale e di più sui giovani imprenditori, "sostenendoli, anche economicamente, nella loro sfida".

(Unioneonline/v.l.)
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