Un vettore aereo esclusivamente sardo che serva per sopperire ai tanti problemi della continuità. La proposta è al centro di un'interrogazione che Dario Giagoni, capogruppo Lega Salvini Sardegna, ha presentato al Consiglio regionale.

" I collegamenti aerei in Sardegna - spiega - hanno da sempre rappresentato un grosso nodo da sciogliere, fatto talvolta di disservizi e altre di mancati introiti per l'economia isolana. Assistere alla crisi mai superata di Alitalia non può che farci provare timore per il futuro dei nostri cieli, non certamente scevro dall'attraversare nuove turbolenze. Una preoccupazione ben motivata anche dall'esperienza ventennale di una continuità territoriale che ha dimostrato i limiti di una gestione eccessivamente passiva".

Non solo: c'è anche la valutazione per cui "ad oggi, il trasporto di linea è prevalentemente gestito da vettori stranieri aventi certamente politiche di sviluppo e interessi che coincidono solo marginalmente con quelli della Sardegna".

Giagoni sottolinea di aver "osservato realtà simili alla nostra, oltre che particolarmente vicine, la Corsica per inciso", e di essere giunto alla conclusione per cui " la possibilità di partecipare alla costituzione di un vettore regionale sardo sia una soluzione non solo vagliabile ma anche auspicabile".

Nell'isola francese, dove risiedono circa 340mila abitanti, "la prima compagnia in auge è l'Air-Corsica che garantisce ben più di 800 voli settimanali durante l'alta stagione collegando tutti e quattro gli aeroporti presenti sul territorio. A tali dati si aggiunge un fattore altrettanto importante: la compagnia risulta essere di proprietà della 'Colletivité Territoriale Corse' per il 60,37%. Una sorta di baluardo che ci ricorda ancora una volta che: volere è potere".

Ecco quindi come è nata l'idea dell'interrogazione rivolta non solo al governatore Christian Solinas ma anche ad altri assessori, tra i quali quello ai Trasporti, Giorgio Todde, "per domandar loro di verificare la fattibilità di tale programma, riportando alla ribalta, anche, dimenticati progetti passati che auspicavano la formazione di un vettore regionale. Un piano certamente pretenzioso ma che avrebbe il beneficio di garantirci maggior serenità nei trasporti e potrebbe essere importante serbatoio sia economico che occupazionale".

(Unioneonline/s.s.)
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