Dopo lo slittamento di ieri "per motivi tecnici", si è riaperta la trattativa sul prezzo del latte al nuovo tavolo convocato oggi in Prefettura a Sassari.

I pastori sono fermi nella richiesta di 80 centesimi al litro, come acconto per il 2019, gli industriali non salgono sopra i 72 centesimi. Distanze che dovranno essere ridotte con la definizione di una "griglia" che riesca ad "ancorare" il prezzo del pecorino romano a quello della remunerazione dei pastori.

A mediare tra le parti il prefetto Giuseppe Marani.

Ieri, intanto, mentre c'è stato un nuovo assalto a un camion del latte - un tir della Sarda Formaggi bloccato a Irgoli da ignoti incappucciati, con tanto di incendio - il Consiglio dei ministri ha dato l'ok al Decreto per il sostegno del settore lattiero-caseario in Sardegna.

Uno stanziamento di 24 milioni di euro, di cui 10 messi a disposizione inizialmente dal Ministero delle Politiche Agricole per il 2019, con un fondo "destinato a favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, l'adozione di misure temporanee di regolazione della produzione, previa verifica della compatibilità con le norme europee, compreso lo stoccaggio privato dei formaggi ovini a Denominazione di origine protetta, nonché attraverso la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali nel settore di riferimento".

"Con le norme approvate - il commento del ministro Gian Marco Centinaio - interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Mi auguro che finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare, ne va del futuro di tutti''.

(Unioneonline/D)

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