Mancano pochi giorni al cambio del Messale, la cui nuova versione debutterà in chiesa domenica prossima. Niente di rivoluzionario, ovviamente, solo alcuni cambi anche nelle parti recitate dai fedeli oltre che nelle formule del celebrante.

Tra le innovazioni più discusse, quella relativa al Padre Nostro. Il passaggio "non indurci in tentazione" diventerà "non abbandonarci alla tentazione", una frase che già molte parrocchie hanno adottato ma che dal 29 novembre sarà ufficiale per tutte.

Poi nella preghiera eucaristica non ci sarà più "prese il calice del vino e di nuovo rese grazie" ma "prese il calice colmo del frutto della vite".

E niente più "scambiatevi un segno di pace" pronunciato dal sacerdote ma "scambiatevi il dono della pace".

Ancora, quando mostra pane e vino consacrati, il celebrante dirà: "Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello", invece della "cena del Signore". Infine nei riti di conclusione è prevista la formula "andate e annunciate il Vangelo del Signore".

Altra modifica: "Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli", diventerà "a voi fratelli e sorelle", così come "supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli" vedrà l'aggiunta "e sorelle...". Nel Gloria, "pace in terra agli uomini amati dal Signore" sostituirà "pace in terra agli uomini di buona volontà".

Tra le ulteriori variazioni, le frasi: "Consegnandosi volontariamente alla passione" e l'intercessione per la Chiesa che fa riferimento a "tutto l'ordine sacerdotale" sarà a "i presbiteri e i diaconi".

(Unioneonline/s.s.)
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