Un ruolo "fondamentale" e di particolare rilevanza per "la più ampia diffusione della cultura e della tradizione". E ancora "lo sviluppo della personalità e del sapere dei cittadini sardi adulti e anziani, il loro pieno inserimento nella vita sociale e culturale delle comunità in cui risiedono, ne favorisce l'integrazione e la socializzazione".

Sono le motivazioni citate dal presidente Christian Solinas annunciando lo stanziamento di 500mila euro per l'anno accademico 2020-2021, con un incremento di 200mila euro rispetto allo scorso anno, per le Università della terza età della Sardegna.

"Soprattutto tra gli over 65 - ha sottolineato l'assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu - le Università della terza età ricoprono un ruolo fondamentale, perché consentono una maggiore integrazione nel tessuto sociale e culturale del loro territorio".

"Dai dati si riscontra inoltre un crescente numero di iscritti e di interesse, che dimostra - prosegue Biancareddu - come questi Istituti rappresentino un freno al fenomeno dell'isolamento geografico, emigrazione, spopolamento e mancanza di occasioni di sviluppo culturale e costituiscono invece un fondamentale strumento di sviluppo per gli adulti e gli anziani, nella prospettiva di una vita piena e gratificante, dove la cultura assume un ruolo fondante di qualità".

I DATI - In Sardegna sono 37 le università della terza età legalmente riconosciute. I fondi saranno ripartiti tra quelle che hanno svolto corsi in misura non inferiore al 60% dell'attività complessiva e che si impegnino a dedicare una parte di tale attività alla realtà culturale, storica, sociale ed economica della Sardegna per l'anno accademico 2020-2021.

I FONDI - Il numero degli iscritti di ogni università della terza età, ai fini dell'applicazione dei criteri di riparto dei fondi stanziati, viene determinato dai soli adulti con un'età superiore o uguale a 65 anni. La Giunta estende i fondi anche all'attività a distanza, mediante strumenti di videoconferenza e servizi di assistenza all'avvio di tale modalità, compresi i canoni di connettività per videoconferenza, le spese relative agli strumenti di videoconferenza sino a 500 euro per ciascuna università, le spese di assistenza tecnica sino a 500 euro per università, che hanno sino a 200 iscritti di età superiore o uguale ai 65 anni e sino a 700 euro per le altre.

(Unioneonline/v.l.)

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