L'emergenza sanitaria non si trasformi in un'ulteriore impennata di violenze sulle donne e femminicidi. L'accorato appello arriva dall'Università di Cagliari nelle parole del rettore, Maria Del Zompo, scritte in una lettera in cui ricorda che le restrizioni dovute al coronavirus stanno aggravando le condizioni di molte donne fragili e in difficoltà.

Occorre non abbassare la guardia - è il richiamo - perché "molte donne vittime di violenza domestica in queste settimane sono costrette a restare a diretto contatto con i propri aguzzini mettendo maggiormente a rischio la propria vita e la propria salute" ed è difficile chiedere aiuto anche con una semplice telefonata perché la paura è quella di "essere poi aggredite e subire violenza dal proprio convivente".

L'Università di Cagliari è da tempo impegnata nell'attività di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, anche con le attività promosse dal Comitato Unico di Garanzia, come la realizzazione dello spot prodotto in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (QUI IL VIDEO).

"Mi rivolgo a tutta la comunità accademica - scrive il rettore -, per ricordare questo gravissimo problema e segnalarvi che è sempre attivo il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 e che esiste l'app 1522 scaricabile sullo smartphone per comunicare con le operatrici e chiedere aiuto. Dobbiamo assolutamente scongiurare che questa emergenza sanitaria determini un'ulteriore impennata di violenze sulle donne e di femminicidi".

(Unioneonline/s.s.)
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