Finora, benchè portata avanti con dedizione e professionalità, l'offerta espositiva dei tanti reperti comunali di Villamassargia era demandata allo Speleo Club e al Gruppo Folk Pilar e poteva essere visionata unicamente nei locali di Casa Fenu dove periodicamente vengono allestite mostre etnografiche con riproduzioni degli ambienti abitativi della tradizione sarda che si affiancano all'esposizione permamente dei reperti di archeologia mineraria.

Cambia tutto con la freschissima istituzione del "Map", il Museo di Antropologia del Paesaggio con il quale l'amministrazione comunale intende mettere a sistema in un unico progetto le raccolte archeologiche, etnoantropologiche e minerarie e renderle fruibili al pubblico, non solo locale, nell'ottica della promozione della storia del paesaggio locale.

"Il Map - spiega il sindaco Debora Porrà - è l'approdo di lungo un lavoro durato due anni, che ha coinvolto anche la cooperativa Kernos nell'opera di riordino e schedatura, secondo i protocolli del Mibact, di oltre 8 mila reperti archeologici che giacevano nei nostri magazzini comunali autorizzati dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici".

Tra questi anche veri e propri tesori come una testa di neonato del Neolitico, diverse ossa lunghe appartenenti ai noti Cavalieri di Gioiosa Guardia, gioielli bizantini e altre rarità.

"Puntiamo anche su due miliari - aggiunge Porrà - che testimoniano che nel periodo romano augusteo Villamassargia era una stazione di passaggio molto trafficata posta a metà tra gli insediamenti di Cagliari e Sant'Antioco".

Quella che verrà ospitata nei locali del Map è una preziosa raccolta che conta anche diversi reperti ritrovati nel sito delle Tombe dei Giganti di Monte Ollastu e riconsegnati al Comune dalla Soprintendenza.

"Il Map sarà attivo nel municipio, nelle dimore storiche Casa Fenu, Casa Tzia Domitilla e nell'edificio di piazza Porru (da finanziare e restaurare) dove intendiamo creare la sezione archeologica del museo" spiega l'assessore alla Cultura Fabio Bernardini.

"Se adeguatamente valorizzato - aggiunge - il nostro paesaggio può diventare un'eccezionale risorsa di sviluppo locale in grado di creare occupazione. Con il Map miriamo ad ottenere un primo riconoscimento come Museo Regionale per la creazione di un'offerta culturale connessa anche con gli imminenti interventi nell'uliveto storico de s'Ortu Mannu e nell'ex sito minerario di Orbai".

In attesa dei finanziamenti e di nominare delle figure apposite gli incarichi (non retribuiti) all'interno del Map, compresa la programmazione triennale e la compilazione dei bilanci sono stati affidati a professionisti del Comune tra i quali lo stesso sindaco Porrà.
© Riproduzione riservata