La tendenza generale, nel mercato mondiale della musica, vede diminuire sempre di più le vendite fisiche mentre lo streaming è di gran lunga il metodo di fruizione sempre più diffuso e dominante. Eppure si conferma una tendenza secondaria assai interessante: il vinile, fra i supporti fisici, sembra raccogliere sempre più consensi. Secondo i dati di AltPress, rapporto semestrale dell'associazione delle industrie di registrazione musicale statunitensi, ultimamente i ricavi da vendite di cd negli Usa non sono aumentati mentre lo sono quelli dei vecchi dischi in vinile: +12,8% nella seconda metà del 2018 e +12,9% e nella prima del 2019. Il giro d'affari dei cd è ancora superiore: 247,9 milioni di dollari contro i 224,1 dei vinili. Tuttavia, se la tendenza dovesse confermarsi nel semestre in corso, il 2019 potrebbe essere l'anno del sorpasso in termini di ricavi.

Praticamente, la situazione registrata per l'ultima volta nel 1986:la bellezza di 33 anni fa. Merito anche di iniziative come il Record Store Day, in occasione del quale artisti e band pubblicano edizioni speciali, pregiate, particolarmente ricche, da collezione: oggetti che stimolano l'acquisto da parte dei fan più fedeli e motivati. Crescono, a sorpresa, anche le vecchie, apparentemente dimenticate cassette: nel 2018, negli Stati Uniti, ne sono state vendute 118.200, nel 2017 erano state 99.400. E in Italia? Nel 2017, dicono i dati Fimi (Federazione industrie musicali italiane), la vendita dei vinili ha fruttato 16 milioni di euro, 6 milioni in più del 2016, circa il 10% del mercato musicale nazionale, che vale 164 milioni. Il cd è ancora dominante ma le vendite continuano a calare. Torniamo a guardare fuori dai confini nazionali.

Una collezione di compact disc (Archivio L'Unione Sarda)
Una collezione di compact disc (Archivio L'Unione Sarda)
Una collezione di compact disc (Archivio L'Unione Sarda)

Nel Regno Unito, l'anno scorso, le vendite di cd sono calate del 23 per cento: 32 milioni di dischi venduti, quasi 100 milioni in meno di quelli venduti nel 2008. Segno di una disaffezione ormai storica e globale nei confronti del formato cd, fino a 15 anni fa largamente il più diffuso nel mondo: oggi risulta essere notevolmente più costoso e meno agile dello streaming (fruibile ovunque ci sia uno smartphone), e al tempo stesso più povero e meno appagante del vinile. Da tempo, nelle auto nuove, non c'è più il lettore cd. E il vecchio lp, grande, ricco di dettagli, curato, torna a essere desiderabile nell'ottica di un ascolto non casuale, non distratto, un'esperienza magari da consumare con i testi sott'occhio. È quello che hanno intuito, due anni fa, Luigi Frassetto e Gianni Lubinu, che a Sassari hanno dato vita al Club del disco: un ciclo di incontri a ingresso libero e gratuito, dedicati all'ascolto condiviso e rigorosamente monotasking della musica. Il Club si riunisce in un locale del centro storico, in una stanza dotata di impianto hi-fi e priva di fonti di distrazione. Ogni incontro è affidato a un curatore.

Cd (Archivio L'Unione Sarda)
Cd (Archivio L'Unione Sarda)
Cd (Archivio L'Unione Sarda)

Nella fase iniziale della vita del Club, quella che gli organizzatori definiscono «dura e pura», l'ascolto riguardava esclusivamente album integrali, «particolarmente significativi e degni di nota» e pubblicati dopo il 2010, dalla prima canzone all'ultima. Il curatore presenta al pubblico l'album o la selezione, dopodiché si accende il giradischi, il braccio cala, la puntina tocca i solchi incisi sul vinile con quell'inconfondibile stropiccio che precede la prima nota e poi via, si ascolta fino alla fine del lato A. Quindi, dopo il rito del cambio di facciata, via col lato B. Oggi possono essere anche ascolti guidati, sorta di playlist narrate. A Cagliari, invece, la passione per il vinile si respira soprattutto durante Vinyl Sardinia, mostra mercato del disco usato e da collezione. Già una decina le edizioni che si sono tenute nel capoluogo. La formula è semplice: esposizione, acquisto, vendita e scambio di Lp, 45 giri, edizioni limitate, gadget, poster e memorabilia legate al collezionismo vinilico. Nell'aprile scorso, al Fabrik di via Mameli, c'erano undici stand espositivi e circa 10 mila dischi.
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