Tredici dipendenti di Sardegna Uno hanno ricevuto oggi la raccomandata con la lettera di licenziamento collettivo. Si tratta della metà dei lavoratori dell'emittente televisiva regionale (26 in tutto). I destinatari sono cinque giornalisti, quattro tecnici della messa in onda, due dell'area produzioni, uno dell'area tecnica e un amministrativo. Il primo incontro per l'avvio della mobilità dei dipendenti della Tv è già stato fissato per lunedì prossimo, 10 febbraio, nello studio del legale dell'azienda, l'avvocato Giuseppe Macciotta.

CAPPELLACCI - Il presidente della Regione ha chiesto il blocco immediato dei licenziamenti. Cappellacci - è detto in una nota della Regione - "si è attivato per avere tutti gli elementi sull'improvvisa svolta negativa della vertenza dell'emittente.E' una vicenda che presenta aspetti complessi, stante anche il recente passaggio di proprietà - sottolinea il governatore uscente -. A riprova dell'attenzione che merita un tema che attiene al principio fondamentale in democrazia della pluralità delle voci, nei giorni scorsi abbiamo approvato una delibera per acquisire al servizio di Digital Library la seconda trance di un gruppo di filmati prodotti dell'emittente. A questo punto, prima di procedere in ulteriori iniziative e approfondimenti, è indispensabile sgombrare il campo dal macigno dell'avvio delle procedure di licenziamento. Siamo pronti ad un confronto a tutto campo ma la precondizione - conclude Cappellacci - è che si proceda a 'bocce ferme", ritirando i provvedimenti annunciati stamane".

PIGLIARU - Anche il candidato governatore per il centrosinistra è intervenuto sulla vicenda: "Solidarietà ai lavoratori di Sardegna 1 - ha scritto su Twitter - non è accettabile che si spenga così una voce".
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