L’allevamento delle lumache tra prospettive economiche, aspetti scientifici e norme di legge. Questi i temi al centro del convegno organizzato per lunedì dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (Cagliari, T Hotel, dalle 9). Seguirà, martedì 19, un incontro con gli elicicoltori (Parco di Molentargius viale La Palma, ore 9). Due giorni di approfondimento con alcuni tra i maggiori esperti del settore per parlare, insieme ai produttori locali, di valorizzazione commerciale e sicurezza alimentare delle chiocciole. Titolo dell’evento “La chiocciola va oltre”, proprio ad indicare le potenzialità nel campo alimentare e nella produzione di cosmetici. Infatti, l’elicicoltura è un’attività zootecnica presente in Italia da quasi quarant’anni, ma ha trovato sviluppo solo in realtà circoscritte e specializzate. In Sardegna è ancora poco diffusa, nonostante il territorio favorevole e la pratica popolare della raccolta delle lumache per il consumo domestico o per il commercio ambulante. Eppure delle potenzialità di crescita ci sarebbero. Nel mercato alimentare della nostra regione le chiocciole rappresentano un cibo costantemente presente, il cui consumo viene però garantito tramite l’importazione dal nord Africa. Inoltre, alla caratteristica bava di lumaca si associano delle proprietà dermocosmetiche e antimicrobiche e la sua estrazione rappresenta un’attività economica con un sicuro mercato di vendita.

Il convegno, organizzato dall’IZS in collaborazione con le Agenzie Agris e Laore, e con il Parco di Molentargious, si propone perciò di divulgare informazioni utili per individuare le criticità del settore e per proporre soluzioni di sviluppo economico ai produttori locali. All’evento parteciperà il direttore dell’Istituto internazionale di Elicicoltura, Giovanni Avagnina, che martedì incontrerà i produttori sardi.
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