Annamaria Franzoni potrà scontare quanto rimane della pena a casa propria. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, accogliendo l'istanza della difesa che aveva chiesto per la donna, condannata a 16 anni per l'omicidio del figlioletto Samuele, la scarcerazione e l'invio agli arresti domiciliari. Alla base della decisione del collegio giudicante, presieduto da Francesco Maisto, i risultati della perizia psichiatrica del professor Augusto Balloni, che aveva escluso il rischio di recidiva. Ovvero: secondo l'esperto la Franzoni non rischia di uccidere nuovamente, come avvenuto, ha stabilito la sentenza, la mattina del 30 gennaio 2002 nella villetta di Cogne dove abitava col marito Stefano Lorenzi e i due figli. Autorizzando i domiciliari, i giudici hanno anche anche vietato alla Franzoni di rimettere piede nella cittadina aostana dove è stato commesso il delitto.
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