V accinatevi. A ottobre vaccinatevi tutti contro l'influenza stagionale: anziani e giovani, vecchi e bambini, malati e sani. Sarà la prima barriera contro il dilagare della pandemia. Ce lo dissero quando stava per arrivare l'estate e pareva che il Covid cinese stesse allentando la morsa. Non fidatevi, è maligno, non abbassate la guardia, è come uno tsunami: arriva a ondate. Passata la prima attendetevi la seconda, in autunno. Pensammo: questa volta il nostro governicchio s'è fatto un'overdose di buon senso; è previdente e non vuole farsi sopraffare dagli eventi. Poi, con il ritmo di un martello pneumatico, politici, scienziati e gazzettieri ce lo hanno ripetuto ogni giorno fino a settembre. Ed eccoci a ottobre. Più impauriti che ligi siamo corsi dal medico di base e in farmacia. Scusateci, ci è stato detto, eravate su scherzi a parte. Il vaccino non c'è. Ripassate fra qualche settimana; ma prenotatevi subito perché non ce ne sarà per tutti. Caro presidente Mattarella che veglia su di noi, ci scusi se la chiamiamo in causa: le pare, il nostro, un Paese serio? Lei lo ha spacciato per tale rispondendo con tono offeso a un'insinuazione del premier inglese Boris Johnson. Ci dica la verità, che custodiremo in segreto tra le Alpi e il Lilibeo: in cuor suo sapeva che la stava sparando grossa?

TACITUS
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