N aomi contro Greta, Greta contro Naomi. Sono le Giovanna d'Arco del XXI secolo. Le due pulzelle si sono messe la Terra sulle spalle e ne vogliono il salvamento. Ma in modi opposti. Perciò si pizzicano. Di Greta Thunberg sappiamo tutto. Fa la piccola Savonarola in giro per il mondo, trasportata dal vento e dalle onde, senza consumare un litro di cherosene. Auspica un ritorno all'infanzia dell'umanità, al lavoro manuale; vuole che l'uomo torni terragno secondo la sua natura, la smetta di volare e, se ci riesce, anche di emettere gas suoi e dei suoi animali d'allevamento. Naomi, è una new entry nella hit-parade degli adolescenti rampanti. Ha 19 anni, di cognome fa Seibt, è tedesca, bionda. Sostiene che il cambiamento climatico è ciclico e l'uomo non ne ha colpa. Le due ragazze, beatamente ignoranti ma saccenti, arringano e confutano politici e scienziati. La svedesina ripete il mantra di un'imminente catastrofe globale; la tedeschina accusa la sua antagonista di “terrorismo e isteria”. Canta Greta ai suoi fan: “Voglio farvi prendere dal panico”; controcanta Naomi: “Non voglio che siate presi dalla paura. Voglio che voi pensiate”. Emozione contro ragione. Hanno entrambe unghie affilate, ma non sono tigri. Sono gattine. E c'è, purtroppo, chi ne asseconda il miagolio.

TACITUS
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