"Cara Unione,

ammalarsi al tempo del Covid-19? Non è possibile.

Se hai altre patologie o necessità è vietato stare male. Sì perché andare al pronto soccorso diventa un’odissea da non augurare al peggior nemico.

Non è possibile arrivare dolorante al 'pronto soccorso' e chiedere di entrare perché prima bisogna fare il tampone. Perfetto, fatemi il tampone … ah no fosse semplice… bisogna attendere.

Perfetto, allora aspetto in sala d’attesa … e no: senza l’esito del tampone non posso entrare e non posso nemmeno andare in bagno.

Così succede che sono al 'pronto soccorso' da ore, in fila, dentro la mia auto. Sto male e non posso permettermi nemmeno il lusso di espletare i bisogni essenziali. Non solo sto male, ma mi sento umiliata anche in questo. Non mi dovrei lamentare, del resto mi hanno dato un pappagallo 'usa e getta'. Ad una donna?

Sono trascorse 7 ore al freddo e sto sempre male. Finalmente mi hanno fatto il tampone … ma devo ancora attendere i tempi del laboratorio per l’esito e fino a quel momento no, non posso entrare.

Sto in macchina, dolorante, in una fredda giornata di gennaio insieme a mio marito che mi ha accompagnato.

Dalle 10 del mattino, costretta ad aspettare fuori nonostante i dolori.

Questa è la nostra sanità?

Vorrei che fosse una storiella inventata, invece è la triste realtà di quello che succede nei nostri ospedali.

Non ammalarti… per te la salute non è un diritto, è un privilegio!.

Questo è quanto accaduto il 25 gennaio 2021 al Policlinico di Monserrato a una donna di 69 anni.

Cordialità"

R.M.

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata