"Cara Unione,

a pochi giorni dalla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, AITO, Associazione italiana terapisti occupazionali, sezione Sardegna, vuole sottolineare quanto sia importante promuovere non solo oggi, ma ogni singolo giorno dell'anno, i diritti e il benessere delle persone disabili. Le persone con disabilità hanno diritto di vivere, di scegliere, di accedere alle cure, di usufruire di tutti i servizi essenziali, e non solo, a loro garantiti.

AITO sezione Sardegna rimarca la carenza dei professionisti nella Regione.

Il Ter. Occ. è un professionista sanitario della riabilitazione, con diploma universitario abilitante, che opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione, utilizzando attività espressive, manuali - rappresentative, ludiche, della vita quotidiana, rivolgendosi a persone di tutte le età. E’ un lavoro non correlato alla patologia ma alla persona, che tende a esaltare gli aspetti motivazionali e a ricercare i facilitatori ambientali per favorire la partecipazione alle attività quotidiane, nella cura del se, nella produttività e, ultimo non per importanza, nel tempo libero. La riabilitazione non può mirare solo a migliorare il punteggio dei test standard, deve avere una ricaduta tesa anche a evitare l’emarginazione e a favorire il reinserimento negli ambienti che la persona era solita frequentare o dovrebbe frequentare in base alle età, alla volontà, agli interessi e alle proprie inclinazioni.

Il terapista occupazionale è presente nei nuovi LEA – livelli essenziali di assistenza per diverse patologie (Artrite reumatoide, Demenza, Lupus eritematoso sistemico, Malattia di Alzheimer, Morbo di Parkinson e altre malattie extrapiramidali, Psicosi, Spondilite Anchilosante), cosi come nel Piano Nazionale delle demenze (2014); nel piano di indirizzo della riabilitazione (2011) il domicilio è definito come luogo di privilegio per questa figura, che è prevista nell’organizzazione dell’assistenza all’ictus (2010) e nelle unità spinali (2004), oltre che in una serie sempre più lunga di raccomandazioni nazionali e internazionali e PDTA (esempio: per le persone con sclerosi multipla - AISM 2014). Osserva e valuta la persona partendo dalla propria storia di vita, dai suoi obiettivi, individua ed esalta gli aspetti motivazionali e le potenzialità di adattamento dell'individuo, partecipa alla scelta e all'ideazione di ortesi congiuntamente o in alternativa a specifici ausili, propone, ove necessario, modifiche dell'ambiente di vita e promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività, offre strategie per una qualità di vita il più possibile dignitosa.

Ciò nonostante, numeri alla mano, nel pubblico è assente, semisconosciuta, cosi come nella riabilitazione extraospedaliera e domiciliare, e questo in tutte le fasce d’età e nei vari ambiti di competenza.

I numeri degli iscritti nei tre Ordini TSRM PSTRP della Sardegna, indicano 5 professionisti sull’Isola: nessuno di questi è assunto dall’ATS.

Secondo voi questi numeri sono sufficienti a garantire il servizio a tutti gli abitanti della Sardegna? O forse il servizio è offerto da personale non abilitato alla professione?

AITO Sardegna vuole usare questo spazio per chiedere ai decisori di permettere che il terapista occupazionale possa svolgere il suo ruolo all'interno del team riabilitativo e socio-sanitario, inserendolo nel fabbisogno del personale nell’ATS e verificando i titoli dei professionisti al momento degli accreditamenti ai privati convenzionati, così che il professionista possa dare il proprio contributo di competenze per permettere alla persona di conseguire il diritto alla salute e una vita partecipata e da protagonista".

Gabriella Casu - Referente AITO Sardegna

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