Sarà forse un miracolo, ma c’è un settore che malgrado la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina e l’incremento dei prezzi dell’energia, non ha registrato alcun aumento delle tariffe. E quel settore si chiama “telefonia mobile”, in controtendenza rispetto all’andamento di un’economia che vede i salari fermi e per questo più deboli, considerato che cala il potere d’acquisto per via di un’inflazione come non si vedeva da tanto tempo.

Eppur non si muove, quantomeno non verso l’alto, il tariffario della telefonia mobile: l’ha accertato un’indagine condotta dal sito SosTariffe.it assieme a Segugio.it. In realtà, le tariffe non sono immutate, ma la bella sorpresa è che il canone fisso è calato dell’8%, ma questa è solo la prima parte di un dato che fa indubbiamente piacere a tutti. L’altra parte è legata al fatto che, a fronte di un calo tariffario, continua il trend all’aumento dei Gigabyte a disposizione per navigare su Internet con i nostri smartphone che, all’occorrenza, possono diventare i router per navigare (collegati in wi-fi proprio con gli smartphone) con il computer di casa, portatile e fisso. Nella “guerra” tra compagnie telefoniche mobili che si basa sulla concorrenza, rispetto a un anno fa gli utenti possono contare su una dotazione di Giga aumentata, in media, del 42%.

La ricerca dei due siti si basa su un periodo di osservazione che va da gennaio 2022 allo stesso mese di quest’anno. Ne viene fuori che ora il canone medio mensile per chi ha una sim che consente chiamate telefoniche e navigazione su Internet è sceso a 9,74 euro al mese. Per fare un esempio, a maggio del 2020 era di 11,12 euro, nel gennaio del 2021 di 11,16.

Nel frattempo, si diceva, è aumentata la dotazione dei Giga, che ora in media sono 115 al mese, contro gli 81 di gennaio 2022. Un fenomeno, questo dei Giga in più, che ha subito una brusca accelerazione durante i lockdown per il Covid, quando tra teledidattica per i figli e telelavoro per i genitori la dotazione di Giga per navigare sul Web si era rivelata troppo scarsa. Fatti i conti, in media abbiamo circa 40 Giga in più.

Tutto abbastanza stabile, invece, per quanto riguarda la dotazione minima dei minuti di conversazione e di sms: i primi sono aumentati del 3% (la dotazione mensile media è ora di 2.817 minuti, cioè 47 ore), gli sms sono il 2,5% in più, cioè in media 1.891 al mese (oltre 60 al giorno). Fermo restando che ormai si comunica per iscritto (ma si può anche conversare a voce) con le app gratuite come WhatsApp e Instagram. Ma c’è da dire che “vanno” molto le offerte con chiamate illimitate verso qualsiasi operatore, grazie alle quali si telefona senza mai guardare l’orologio.

In Italia i cosiddetti Mno (Mobile network operator, cioè operatori di reti di telefonia mobile che hanno una propria rete di ripetitori) sono quattro: Tim, Vodafone, WindTre e Iliad. Il costo periodico delle loro offerte è calato nell’ultimo anno dello 0,3% (dopo i precedenti cali), con una media di 14,40 euro al mese, a fronte di una dotazione di Gigabyte sempre maggiore. Ora sono mediamente 135 al mese, cioè il 50% in più di un anno fa, quando erano 90. Crescono i minuti (per i piani tariffari non illimitati) del 2,7% (per un totale di 2.803 minuti) e gli sms (+11,7%, 2.213 al mese). Sono diversi dalle medie totali, questi dati, perché stiamo parlando delle compagnie Mno, cioè che hanno la propria rete di ripetitori, mentre qualche riga più su il dato comprendeva anche i dati degli operatori che comprano traffico telefonico e Internet dagli Mno e li rivendono. Sono tantissime.

A proposito di compagnie non Mno, quindi virtuali perché comprano e rivendono il traffico, sono generalmente più economiche. Propongono un numero altissimo di tariffe, hanno portato i Giga a 104 al mese (+36,8%), mentre sono minime le variazioni per minuti e sms.

Sostariffe.it e Segugio.it, nella loro ricerca, fanno una comparazione tra gennaio 2023 e lo stesso mese del 2022 basandosi sulle offerte a meno di 10 euro al mese. Ne viene fuori che attualmente l’offerta media sotto i 10 euro mensili è di 2.763 minuti, 1.723 sms e 104 Giga. E la media della tariffa è 7,48 euro mensili. Un anno fa, la dotazione per navigare su Internet era di 71 Giga e costava 7,61 euro.

Il mercato ora vola verso le offerte 5G, cioè Internet veloce su telefonia mobile, con almeno 50 Giga al mese. Ma questo è oggi. In questo settore, in questo mercato, tutto cambia con velocità siderale.

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