Il boom delle polizze vita nei tempi incerti del Covid
La paura della pandemia e dei suoi effetti spingono gli italiani ad assicurarsi per un futuro più sicuro e al riparo dai rischi
I timori per la pandemia che non si ferma hanno spinto gli italiani a stipulare sempre più polizze assicurative legate alla vita o allo stato di salute. L'ultima indagine di fine 2021 svolta dal portale Facile.it, segnala 3,6 milioni (pari al 6% della popolazione) di italiani che per la prima volta ne hanno sottoscritto una, portando così a ben 16 milioni il totale dei connazionali titolari di una polizza di questo tipo. Un boom che si spiega facilmente: l'evoluzione della pandemia condiziona fortemente i comportamenti delle persone, più attente alle azioni che compiono, sia a tutela della propria incolumità che del proprio patrimonio.
Il trend
Il Covid fa paura, a sentire le risposte date dagli stessi interessati all’istituto mUp Research: il 34% dei 3,6 milioni di nuovi assicurati ha ammesso di aver sottoscritto la polizza per timore della pandemia, i cui effetti hanno reso più insicuri gli italiani. La finalità è ovvia: ci si mette al riparo dall'incertezza del futuro e dagli eventi che ha in serbo, sottoscrivendo un contratto con la compagnia di assicurazione per garantirsi una rendita o un capitale a una certa data o, in caso di morte dell'assicurato, per garantirla ai beneficiari designati. E così si spiega il crescente interesse in Italia: in un anno, fanno sapere i ricercatori, l'incremento delle polizze è stato del 27 per cento, ma è destinato a crescere, tanto che su internet è uno degli argomenti più ricercati. Facile.it riscontra, infatti, nel secondo semestre del 2021 un 9 per cento in più di ricerche online rispetto ai primi sei mesi dello stesso anno. Trend che Irene Giani, responsabile assicurazioni non motor di Facile.it, spiega così: «Dallo scoppio della pandemia in avanti, abbiamo notato un crescente e costante aumento di interesse da parte degli utenti verso le assicurazioni salute e, nel complesso, per tutti i prodotti a copertura della persona, della sua salute e di quella del suo nucleo familiare. Se vogliamo invece vedere un elemento positivo – aggiunge Giani – dalla pandemia abbiamo imparato che è importante tutelarsi in anticipo da rischi e inconvenienti che possono toccare non solo noi, ma anche i nostri cari. Sono certa che questa tendenza rimarrà e si stabilizzerà anche nei prossimi mesi».
Varietà di offerte
Tra le più note polizze c'è quella “temporanea caso morte”: a fronte della scomparsa prematura dell'assicurato, viene erogata una somma di denaro predefinita nel contratto ai beneficiari indicati, in genere i familiari. Le assicurazioni sulla vita però non sono sottoscrivibili da tutti: per farlo è necessario essere maggiorenni e spesso non è possibile acquistare il prodotto oltre una certa età, che può variare, a seconda della compagnia, tra i 65 e i 78 anni. È comunque possibile superare il limite anagrafico sottoscrivendo la copertura prima del raggiungimento dell'età massima: in questo modo ci si può assicurare fino a 85 anni. Per i giovani ci sono polizze che assicurano una rendita o un capitale all’assicurato alla scadenza del contratto. Sfruttate molto anche quelle miste, che assicurano il pagamento del capitale sia quando l’assicurato è in vita alla scadenza prestabilita, sia in caso di decesso durante il periodo di contratto. Importante sapere che le spese della polizza sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19% del premio versato, fino a un massimo di 530 euro. Visto come va la pandemia del Covid, con la nuova variante Omicron e le possibilità che altre siano in arrivo, l'esigenza di mettersi al riparo dagli eventi è molto sentita quest'anno, anche per rendere più sicuro il ritorno alla normalità che, si spera, sia vicino.
Cosa c'è sul mercato
Non è facile orientarsi tra i tanti prodotti esistenti. Come si legge in un sito specializzato, si va dalle assicurazioni che tutelano in caso di malattie a lungo termine ai contratti che assicurano varie forme di investimento e risparmio. I costi, se confrontati con i benefici, sono accettabili e convenienti soprattutto per i giovani: un trentenne che sceglie di tutelarsi per 30 anni, con un capitale assicurato di 100.000 euro, può farlo spendendo meno di 10 euro al mese. Il consiglio degli esperti sulle polizze è di farle indicizzate, in modo che tra dieci o quindici anni si abbia una somma congrua al costo della vita. In genere il capitale deve permettere ai superstiti di avere un anno, se non due, di spese coperte in caso di decesso del produttore di reddito. Per il resto ci sono tanti prodotti finanziari, che possono essere sottoscritti in banca.
Risparmi
Con la pandemia sono cambiate anche le forme di risparmio degli italiani, diventati più prudenti a causa dell'impatto che l'emergenza sanitaria ha avuto sui redditi: il tasso di risparmio è aumentato e si stima che rimanga superiore ai livelli pre-crisi anche una volta che i parametri della pandemia saranno sotto controllo. Aumenta la liquidità parcheggiata sui conti correnti (anche se sono sempre meno le persone che riescono a mettere qualcosa da parte) e, chi può permetterselo, con il denaro risparmiato durante i lockdown, vorrebbe comprarsi una nuova casa. Esigenza manifestata da tantissime famiglie durante la reclusione del Covid: solo quando si sono ritrovati rinchiusi, tutti assieme dentro casa, si sono accorti di quanto fosse piccola e non rispondente alle esigenze di spazio di ciascun componente, nella maggior parte dei casi finito in dad o smartworking. Si stima che se solo il 50% di chi desidera cambiar casa riuscirà nell'intento, nei prossimi anni sul mercato immobiliare ci sarà una domanda di oltre 500mila alloggi all'anno, senza contare il trend ordinario che prescinde dalla pandemia. Un passo importante, al momento rinviato a fine pandemia.