La gestazione è stata difficile, ma alla fine il lieto evento ci sarà. Il nastro d’asfalto lucido che collegherà Tortolì al bivio Cea aprirà al traffico a giugno. Il versante nord della nuova statale 125 sarà così completo. Soppianterà il vecchio tracciato dell’Orientale sarda stretto, insicuro e disseminato di croci. Direttore dei lavori, capicantiere, operai della ditta d’appalto Salc costruzioni e responsabile della sicurezza lavorano a ritmi sostenuti. Anas è certa di centrare l’obiettivo. Basta fare un giro in cantiere per rendersi conto dello stato di avanzamento di lavori che sembravano infiniti.  Poderoso l’impiego di mezzi, in azione c’è anche un escavatore che non è omologato per viaggiare su strada. Lo hanno trasferito a Tortolì su un pianale.

Lavori di costruzione della niova strada tra Tortolì e bivio Cea

 Al momento sono in corso le operazioni di posa del misto cementato, il materiale che costituisce la struttura dove verrà poi eseguita la pavimentazione stradale. A partire dalla prima settimana di aprile sarà eseguita l’esecuzione delle pavimentazioni, che interesserà la quasi totalità del nuovo tratto stradale. Dalla seconda metà di aprile invece verrà avviata l’installazione delle barriere di protezione. Le 7 opere d’arte principali, costituite da cinque viadotti in acciaio (il più lungo dei quali ha sette campate e misura 250 metri) e due sottopassi in cemento armato, sono state ultimate e sono in corso le attività di collaudo statico.

Contestualmente è in corso di progettazione l’impianto di illuminazione della rotatoria di Tortolì inizialmente non previsto nel progetto originario. L’impianto verrà realizzato tramite un Accordo Quadro di manutenzione già attivo.

L'ultimo tratto in costruzione (Pillonca)
L'ultimo tratto in costruzione (Pillonca)
L'ultimo tratto in costruzione (Pillonca)

Per rendersi conto dell’imponenza dell’opera basta apprezzarne le caratteristiche. Il lotto ha una lunghezza complessiva di 4,3 km, compreso il tratto di 233 metri, che si sovrappone al tronco precedente già ultimato (lotto 4, stralcio 1°). È costituito da una piattaforma stradale a carreggiata unica, con una corsia per senso di marcia. Termina alle porte dell’abitato di Tortolì con una rotatoria (del diametro di 50 metri) che collega il nuovo tratto stradale alla ex statale 125, al braccio di accesso all’abitato di Tortolì e alla statale 125 in direzione Olbia.

La planimetria del tratto Tortolì-bivio Cea

La nuova strada, priva di accessi e intersezioni, garantirà standard di sicurezza più elevati. Gli unici svincoli saranno quello per la Loceri-Cea e la rotatoria di Tortolì.

Un tratto della strada in costruzione
Un tratto della strada in costruzione
Un tratto della strada in costruzione

L’accesso ai principali punti di interesse del territorio, abitativi e produttivi, sarà garantito dalla deviazione della attuale statale 125 e dalla realizzazione di una viabilità protetta che permetterà l’accesso all’Istituto Agrario, costituita da una pista ciclabile e pedonale (di circa 650 metri) che fiancheggia la deviazione del vecchio tracciato. È in corso in questi giorni la realizzazione di un imponente muro di contenimento nel tratto finale del lotto.

Una gru scarica i pannelli per la costruzione del muro nel tratto finale della strada

L’intervento ha un valore complessivo di 32 milioni di euro e per la conclusione dei lavori sull'itinerario ogliastrino, in direzione sud resterà il soltanto il tratto commissariato tra Tertenia e San Priamo, dove permane qualche problema da risolvere.

La storia del lotto Tortolì-bivio Cea dell’Orientale sarda, è stata sofferta. Il primo appalto fu affidato a Oberosler. All’impresa altoatesina il cantiere fu consegnato a luglio del 2016. Le difficoltà finanziarie della ditta però la portarono ben presto al fallimento e Anas dovette rifare tutto daccapo. Nel frattempo del tratto di strada non era stato costruito neanche un centimetro.  Alterne vicissitudini precedettero l’affidamento del nuovo appalto. I lavori cominciarono spediti ma nessuno sapeva che sarebbe nata una nuova difficoltà dietro l’angolo, anzi sotto un ponte. Vi passava una condotta irrigua del Consorzio di bonifica, che ovviamente non poteva stare lì.

Operai al lavoro (Pillonca)
Operai al lavoro (Pillonca)
Operai al lavoro (Pillonca)

L’impianto andava necessariamente spostato e l’operazione ha imposto un ulteriore allungamento di tempi. In attesa di soluzione Anas ha proseguito i lavori su tratti non interessati dal problema e adesso si appresta a completare l’opera. Che per il mondo produttivo ogliastrino è stata garanzia tra l’altro di reddito e buste paga. Nell’opera c’è anche un po’ di orgoglio sardo, visto che un capocantiere ha issato su un viadotto il vessillo dei Quattro mori.

La bandiera dei Quattro mori su un viadotto (Pillonca)
La bandiera dei Quattro mori su un viadotto (Pillonca)
La bandiera dei Quattro mori su un viadotto (Pillonca)
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