"Questo è il libro che avrei voluto incontrare quando cominciai la mia avventura con la ceramica". Non c'era, allora lo ha scritto.

Il manuale di Edoardo Pilia è un vero "vangelo" per chi decide di entrare nel mondo della ceramica. E lui sa bene cosa significa innamorarsi a tal punto da lasciare tutto per un mucchio di argilla. Edoardo Pilia ha 57 anni, è di Nurri e attualmente insegna discipline plastiche al Liceo Artistico di Quartu.

Ma questa è la sua seconda vita. In sintesi la sua storia è andata così.

Il giovane Edoardo, che ha sempre nutrito un grande amore per l'arte, si trasferisce a Piacenza, negli anni Ottanta, per diventare agronomo. Ma una volta lì, entra subito in contatto con ambienti artistici e resta folgorato dalla ceramica Raku, una tecnica ancora poco conosciuta in Italia. Inizia così le sue esperienze con Anna Guglielmetti e, tra un corso e una mostra, nell'89 si laurea un po' controvoglia, per mettere la parola fine a uno dei quei percorsi obbligati che, prima o poi, lasciano il passo al vero richiamo dell'anima: quella voce che senti da piccolo, prima che "i grandi" ti convincano che "non è vero niente". Mai fatto l'agronomo in vita sua, a parte poche parentesi quasi dimenticate.

Il suo amore per l'argilla esplode a fine anni Ottanta, tanto da fargli mollare l'agricoltura e iniziare una nuova vita tra montagne di argilla, mulini e forni.

Ma Edoardo non si trasforma in un ceramista qualsiasi. La casa dei suoi genitori a "Margine Rosso", una collinetta residenziale alla fine del Poetto, a Cagliari, diventa una vera e propria fabbrica: acquista le materie prime, le amalgama con grossi mulini e macine e trasforma in un cantiere il bel giardino della residenza di famiglia: nella piscina costruisce un laboratorio seminterrato e passa le sue giornate a saltare da un forno all'altro, producendo, senza sosta, quintalate di manufatti. Per vent'anni.

Poi dice basta.

Si ferma, prende la seconda laurea all'Accademia di Belle Arti, chiude la fabbrica e scrive un libro: "Ceramica Artistica: materiali tecniche e storia".

"Questo manuale è il risultato di tante esperienze dirette, corsi, confronti con ceramisti e tecnici, maturati in circa vent'anni di passione e lavoro - spiega l'autore- Volevo lasciare qualcosa di mio, utile per avvicinare le persone alla ceramica: una materia difficile e piena di segreti che in genere nessuno intende svelare". Ma non solo: "Penso che in questo mondo digitale -aggiunge Pilia- la ceramica e la manualità siano un modo per ritrovare la strada verso la creatività e la propria origine".

Si è messo nei panni di chi, come lui, decide di intraprendere questo percorso partendo da una formazione completamente diversa. Di chi ha fatto domande rimaste per tanto tempo senza risposte, producendo errori su errori, di chi ha frequentato decine di corsi, incontrato maestri burberi e omertosi, cercato risposte che non arrivavano. E alla fine si è chiuso nel suo laboratorio e ha lavorato. Tanto.

Solo al termine di questo lungo (e meraviglioso) calvario ha cominciato a scrivere, buttando giù, di getto, tutto quello che aveva appreso. Tutto lì, concentrato e racchiuso in quel blocchetto di esperienza in mezzo ai forni.

Il libro non è dedicato solo ai professionisti. La sua attenzione è rivolta anche verso tutti coloro che, magari solo per passatempo, vogliono iniziare a giocare con l'argilla, toccarla, conoscerla, divertirsi.

All'inizio questo libro non era proprio un libro. Era più una dispensa: un compendio di preziosissime informazioni, ma senza alcuna veste grafica, insomma: leggibile, ma con difficoltà... fino a che Maria Giusy Ricotti "fatina" della grafica editoriale, ma anche ceramista di grande talento, ha deciso di trasformare quel testo in un manuale vero e proprio, un po' per amicizia un po' per amor di ceramica.

"L'incontro con Maria Giusi, che purtroppo è venuta a mancare due anni fa - racconta Edoardo - è stato la svolta: ha riaperto il suo passato di art director, acceso il computer e trasformato la mia dispensa in un vero manuale" Su Amazon è ancora presente una recensione di Di Maria Giusi Ricotti alla prima edizione del libro, quella non ancora rivista dalle sue abili mani: è il primo dei tanti commenti a 5 stelle, seguiti in questi ultimi due anni.

"Purtroppo imparare a far ceramica è un'avventura irta di ostacoli, disavventure e costi - scriveva Maria Giusi Ricotti - Ogni tanto si può frequentare un corso, si può tentare di "scucire" qualche informazione ai colleghi più esperti, ma per la maggior parte del tempo si rincorrono articoli e pubblicazioni, si impara a leggere in inglese e si guardano chilometri di filmati su Youtube, generalmente in lingua straniera… ma è tutto molto frammentario e si procede pian piano, setacciando le poche cose valide fra le informazioni scorrette e superflue, facendo mille esperimenti inconcludenti ed errori. La ceramica è una materia vastissima, con aspetti tecnici e culturali davvero complessi: capita di sentirsi persi, capita di trovarsi bloccati davanti a problemi che non trovano risposte. Quando ho incominciato a sfogliare "Ceramica Artistica" di Edoardo Pilia ho sentito che il libro che aspettavo da anni finalmente era fra le mie mani".

E non lo ha mollato fino a che "il brutto anatroccolo" si è trasformato in un bel cigno.

"Abbiamo rivisto insieme molti passaggi della dispensa - racconta Edoardo - e grazie a lei tanti capitoli sono stati resi più fluidi e comprensibili, non solo nell'impaginazione ma anche nel contenuto. Maria Giusy non era solo una grafica, era una sensibile ceramista e questo è stato fondamentale".

Oggi il manuale di Edoardo Pilia è un volume di 270 pagine, formato 21X28 diviso in tre parti. "La prima parla dei materiali di base: argille e rivestimenti la seconda offre, con chiarezza, le sequenze operative, step by step, di tutte le tecniche di decorazione di cui io abbia notizia - spiega Pilia - dal bucchero, ai cristalli di titanio e zinco, ad ogni tipo di raku, al vaso greco, dalle terre sigillate, alla paper clay dai lustri al pit firing, dalla porcellana al copper matt" .

Poi c'è un prezioso capitolo dedicato a "problemi e soluzioni" relativi a impasti e rivestimenti. Infine la terza e ultima parte, dedicata alla storia della ceramica. Un capitolo di cui l'autore va molto fiero.

Preziosissimi i contributi di tanti grandi ceramisti: dal celebre faentino Giovanni Cimatti, a Orazio Bindelli, Roberto Aiudi, Mirco Denicolò, Karin Putsch-Grassi, Claudio Gardenghi, Gigi Pilia, Caterina Lai, oltre al contributo di tecnici e storici dell'arte.

Un collage di esperienze davvero completo realizzato da un sardo che ha saputo mettere insieme, in un colpo solo, tanti artisti e artigiani di grande caratura.

Il libro è in vendita solo su Amazon e i commenti che seguono il titolo sono tutti dello stesso tenore: "Un manuale indispensabile per chi vuole imparare a fare ceramica, un compendio completo e pratico di tutte le tecniche di lavorazione conosciute" e ancora "Un libro completo, dove c'è di tutto, non si poteva desiderare di meglio, formule per creare ogni cosa, indicazioni, trucchi..." oppure: "È la prima volta che mi capita tra le mani un manuale così dettagliato.." Insomma il lavoro di Edoardo Pilia è, da due anni, al top delle scelte di tanti ceramisti e appassionati.

"Un libro utile davvero -aveva scritto Maria Giusi Ricotti - che non deve prendere polvere sullo scaffale, ma vivere sul tavolo da lavoro, fra il tornio e il forno di ogni laboratorio".

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