La cancrena delle gambe è peggiorata col Covid-19. Così per Mauro Bellugi, ex difensore di Inter, Bologna, Napoli, Pistoiese, ma anche della Nazionale, con cui vanta 32 presenze, non c'è stato scampo. Ricoverato a inizio novembre in preda a dolori terribili, legati a una patologia che lo tormentava da tempo, l'ex difensore, 71 anni a febbraio, è risultato pure positivo al coronavirus. Nel giro di poche settimane, la sua situazione si è aggravata fino a rendere necessari due interventi per l'amputazione delle gambe. Famoso per una carriera sportiva di livello, ma anche per un unico gol in carriera, contro il Borussia Monchengladbach nel 1971, in Coppa dei Campioni, ha svelato: "Massimo Moratti vuole regalarmi le protesi", ha detto alla trasmissione Tiki Taka. "Suo papà Angelo mi donò anche una villa a Stintino dopo avermi fatto firmare il contratto".

Dolori dappertutto Bellugi ha raccontato la sua storia con lucidità e speranza: "Avevo dolori dappertutto, non solo alle gambe, ma anche alla schiena. Una sera, anche ai piedi e non mi era mai successo. Mi levo i calzini e vedo che sono diventati neri come la pece. Così corro all'ospedale Monzino dal mio amico Piero Montorsi, interista matto, che mi guarda e mi dice: Mauro, inutile girarci intorno, se vuoi vivere bisogna tagliare, altrimenti puoi pure morire in due ore. Avevo la cancrena fino all'inguine".

L'operazione A operarlo è stato però il dottor Piero Rimoldi, ex pallavolista, chirurgo vascolare del Niguarda di Milano che, di recente, ha raccontato in un'intervista: "Mai avrei pensato di dover tagliare proprio la gamba con cui segnò ai tedeschi, e purtroppo pure l'altra. Ora lo aspetto per andare a San Siro". Il riferimento è all'unico gol di Bellugi in carriera, con la maglia dell'Inter contro il Borussia Monchengladbach. Per l'ex difensore inizierà presto una nuova vita, con il sostegno della grande casa nerazzurra: "Sta discretamente dal punto di vista generale, le gambe si stanno cicatrizzando bene. Poi affronterà la riabilitazione. È sempre lì col telefonino in mano, mi dice: Guarda, ho trovato questa protesi super da 40 mila euro, Moratti ha detto che me la regala, sono uno di famiglia".

Le protesi Ora, su Internet, si sta facendo una cultura in tema di protesi: "Prenderò quelle di Pistorius", ha affermato in una recente intervista, non senza rivolgere un pensiero ad Alex Zanardi. "Se penso mai a lui? Ogni santo giorno che Dio manda in terra. Però lui è un triplo supereroe, io mi ispirerò ad Alex. Sono sicuro cheuscirà dall'ospedale guarito e rimesso a nuovo e continuerà a mostrarci come si vive. I paragoni con lui non reggono: per ora Zanardi mi batte 3-0. Ma sia chiaro, non ho voglia di morire".

La carriera nerazzurra Bellugi è cresciuto nelle giovanili dell'Inter e, per cinque stagioni, dal 1969 al 1974, ha vestito la maglia nerazzurra con cui ha vinto anche uno scudetto. E proprio dalla società cui è maggiormente legato è arrivata un'offerta concreta. Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, gli ha detto: "Per te ci sarà sempre posto in questa società, magari potresti occupare dei rapporti con i club".
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