La ragazza fu riportata a Verona da un'operazione del governo, grazie a degli sms che era riuscita a mandare di nascosto al suo fidanzato. Ora racconta quanto accaduto in quei terribili giorni in cui fu picchiata e costretta ad abortire dai genitori
Facevano arrivare in Italia persone dell'Est e le dotavano di visti turistici: lavoravano anche 12 ore senza fermarsi mai, sotto il rigido controllo dei caporali
Prima perde un bambino per un aborto spontaneo. Poi, durante il raschiamento le perforano l'utero e non glielo asportano, così muore per un'emorragia. Secondo la procura decisivi gli errori dei medici