Carlos Alcaraz a 21 anni ha vinto il suo secondo Wimbledon, giocando una partita strepitosa e prendendo a lungo a pallate Novak Djokovic in finale

Il remake della combattutissima finale dello scorso anno, vinta sempre da Carlitos ma al quinto, è senza storia: lo spagnolo si impone con il punteggio di 6-2, 6-2, 7-6 in due ore e mezzo circa, su un Nole più spento del solito, quasi rassegnato allo strapotere dei colpi del rivale. E il risultato poteva essere anche più pesante, solo un calo di concentrazione dello spagnolo (tre matchpoint consecutivi annullati sul 5-4 e 40-0 sul proprio servizio) ci regala un finale thriller.

L’andazzo si capisce sin dai primi minuti: Alcaraz strappa subito il servizio al serbo in un game molto combattuto, poi un altro break al quinto game e il primo parziale si conclude con il punteggio di 6-2. Stessa storia nel secondo: Alcaraz parte subito avanti e al settimo game ottiene il secondo break, ancora 6-2.

C’è più partita nel terzo e ultimo set. Si va avanti fino al 4 pari, con Djokovic che si fa annullare anche una palla break. Il nono game è un’utentica dimostrazione di prepotenza di Alcaraz, che con un dritto al fulmicotone e due splendidi passanti (uno al volo) si prende il break del 5-4, ma nel gioco successivo succede l’impensabile: lo spagnolo avanti 40-0 si fa annullare tre matchpoint di fila sul suo servizio con una serie di errori e si fa raggiungere sul 5-5. Si va al tiebreak, dove Alcaraz ritrova la concentrazione e fa valere lo strapotere dei suoi colpi imponendosi per 7-4.

È il quarto titolo Slam per Alcaraz, dopo lo Us Open 2022, Wimbledon 2023 e Roland Garros 2024. Il serbo si schianta ancora contro lo spagnolo, che fa sfumare per il secondo anno di fila il suo sogno di ottenere l’ottavo titolo a Wimbledon e raggiungere così Roger Federer.

(Unioneonline/L)

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