È bastato un fine settimana per dare uno scossone alla parte medio-bassa della classifica del girone A dell'A2 femminile di pallamano. Se la favorita Leno battendo il Ferrarin ha approfittato del turno di riposo del Crenna per restare sola in vetta a quota 12 (+2 sulla formazione di Gallarate), l'Hac Nuoro ha perso il suo ruolo di vicecapolista scivolando al terzo posto a -6 dalla corazzata lombarda.

Le ragazze di Roberto Deiana, favorite della vigilia, hanno perso 20-24 il derby sardo con il Sardegna, compagine che si è rivelata la vera protagonista del weekend. Le sassaresi allenate da Barbara Tetti, che in cinque partite avevano conquistato appena due punti, sono scese in campo al PalaSantoru con un unico obiettivo: vincere. E la loro determinazione è stata premiata. Le padrone di casa, rimontato lo svantaggio accumulato nei primi minuti di gara, hanno lottato e scavato un discreto distacco che ha consentito loro di gestire la partita anche quando Domenica Satta è uscita anzitempo per somma di due minuti. Ad eccezione del portiere dell'Hac, Martina Sitzia, che conferma il proprio valore gara dopo gara, le nuoresi, spente e deconcentrate, non sono riuscite a fare la loro parte e, a rendere ancora più nera la giornata della squadra barbaricina, è arrivato il cartellino blu per il coach Deiana, sanzionato per proteste e ora a rischio squalifica.

Il Sardegna, grazie ai quattro punti in classifica, occupa al momento il quarto posto insieme al Valpellice, a -1 dal Nuoro e con una lunghezza di vantaggio su Ferrarin e Lions Sassari. A scivolare in ultima posizione sono state dunque le leonesse, che al PalaSantoru si sono arrese al Cum Petere Valpellice 20-27. La squadra di Cisco Cuccu, ancora una volta, si è demoralizzata troppo presto e ha mostrato di avere limiti più mentali che tecnici. L'inesperienza e la mancanza di fiducia nei propri mezzi ha bloccato le sassaresi e anche i quindici gol messi a referto dalla capitana Pastor, che ha provato a prendere per mano e a trascinare la sua squadra, sono stati vani.
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