Diciotto punti in ventiquattro partite e crisi di risultati per il Cagliari, reduce da quattro sconfitte consecutive. Eppure i rossoblù restano a contatto con la zona salvezza, distante un solo punto. “Merito”, o colpa, di una Serie A che procede a rilento, soprattutto nelle parti basse della classifica. O almeno così si è detto. Ma la realtà dei fatti è – in parte - diversa. 

Oggi, infatti, il Cagliari si trova al penultimo posto, davanti alla Salernitana con 13 punti. Terzultima (Verona) e quartultima (Udinese) si trovano a pari punti con diciannove punti conquistati (e i friulani, diciassettesimi, hanno una partita giocata in meno). Davanti a loro, Sassuolo con 20 e Empoli con 21.

L’anno scorso, alla ventiquattresima giornata, chiudeva la classifica la Sampdoria con 11 punti. Al diciannovesimo posto, invece, c’era la Cremonese con 12, con sei punti in meno del Cagliari. Ma anche la terzultima aveva meno punti: era ancora il Verona, con 17. Ne aveva uno in più dell’Udinese lo Spezia diciassettesimo, ma con una giocata in più (anche se la sfida mancante dei bianconeri è proibitiva, la trasferta con la Juventus).

Il discorso cambia dalla sedicesima posizione, dove invece il bottino alla ventiquattresima era effettivamente superiore. Ben quattro le lunghezze di differenza tra la sedicesima del 2022-23, la Salernitana con 24, e quella del campionato in corso, il Sassuolo con 20, e addirittura sei tra le quindicesime, Sassuolo con 27 e Empoli con 21. 

(Unioneonline/L.Ne.)

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