«Cagliari-Frosinone è importante, come lo sono tutte». Claudio Ranieri tira su l’asticella ma non si fa certo prendere dalla frenesia. «Ci aspettano nove giornate cruciali, dobbiamo stare concentrati».

Salerno alle spalle, senza particolari strascichi polemici, tutt’altro. «C’è tanta amarezza per il risultato, ma non rabbia. Abbiamo voltato pagina», tiene a precisare il tecnico rossoblù, «abbiamo altro a cui pensare».

Al Frosinone, appunto. «La squadra rivelazione del campionato insieme al Lecce. Di Francesco sta facendo davvero un ottimo lavoro. La squadra gioca in velocità, ha un buon possesso palla nella propria metà campo, ma quando poi passa in quella avversaria pensa solo a cercare la porta. Sarà una partita molto intensa e tosta».

Inutile pretendere un’anteprima sulla formazione, tanto meno sul sistema di gioco. «Gioca ancora Scuffet in porta», l’unica concessione. «Ma la mia fiducia in Radunovic non è cambiata per nulla», la puntualizzazione. Sull’atteggiamento tattico l’allenatore di Testaccio poi aggiunge: «Non faccio mai una strada sola, dobbiamo essere bravi a cambiare. Io non ho un modulo fisso».

Cagliari Luvumbo-dipendente? «Forse sì. Ma godiamoci questi gol che sta facendo. Magari deve imparare a dialogare con la squadra». Petagna? «Era partito bene, poi si è fatto male al polpaccio e ha faticato più del previsto. Ma stiamo lavorando per farlo tornare nella migliore forma possibile». Lapadula? «Giocherà quando starà bene. Lui è il nostro attaccante principe, si sta allenando, ma non è semplice passare dall’allenamento a una partita vera».

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