La partita di Pasquetta con il Verona è «importante ma non decisiva», ha detto Claudio Ranieri forse anche per non caricare di troppe pressioni i suoi ragazzi.

Certo che iniziare il rush finale con tre punti sarebbe un’autentica boccata d’ossigeno, anche perché il calendario del Cagliari non è dei più semplici. Altri due scontri diretti dopo quello con l’Hellas, uno in casa uno in trasferta, e quattro delle prime cinque della classe ancora da affrontare nelle ultime otto giornate di campionato.

Dopo Cagliari-Verona c’è un trittico di fuoco. I rossoblù prima ospitano l’Atalanta, che è in gran forma anche se ora inizia un ciclo di 9 partite in 30 giorni tra campionato, Europa League e Coppa Italia.

Poi si va a San Siro contro un’Inter che ha lo scudetto in tasca ma non ha altre competizioni da giocare e vorrà onorare sino all’ultimo il campionato, magari superando quota 100 punti. Alla 33esima alla Domus arriva la Juventus: squadra in crisi, ma che deve necessariamente risollevarsi se non vuole rischiare di scivolare fuori dalla zona Champions.

Alla 34esima trasferta sul campo di un Genoa che non ha più molto da chiedere a questo campionato, poi scontro diretto casalingo con il Lecce. Le ultime tre giornate: si torna a San Siro, contro il Milan, poi Sassuolo-Cagliari (potrebbe essere una sfida cruciale, speriamo che non lo sia). Si chiude in casa contro la Fiorentina.

Un calendario molto complicato, ecco perché è fondamentale partire col piede giusto e accumulare un piccolo vantaggio sulla terzultima.

(Unioneonline/L)

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